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Cultura e Spettacolo
La sua vita in un libro, tra vuoto e salti in avanti
Oggi 22-11-25, 08:16
AGI - "Ho avuto una vita difficile, dolorosa. E bella, bellissima. E gioiosa. Ho avuto tutto". Così Ornella Vanoni ripercorreva la sua vita nel libro 'Vincente o perdente', realizzato con Pacifico, edito da La Nave di Teseo e pubblicato nel maggio scorso. Un libro-confessione dalle cui pagine esce tutta la fragilità e tutta la determinazione che l'hanno resa un'icona per generazioni diverse. Bella e sensuale, dotata di una voce unica, di velluto, ha mostrato a volte un'indole malinconica, ma mai tristezza, e tanto humour e ironia, soprattutto negli ultimi anni della sua lunga vita. Humour che l'ha resa meravigliosa e divertente negli ultimi tempi, seduta sulle poltrone di 'Che tempo che fa' dove più volte ha anche affrontato il tema della morte con leggerezza e fatalità. "Prima o poi bisogna andarsene", ha detto dall'alto dei suoi 91 anni compiuti. Elegantissima e ironica, intratteneva con Fazio e Littizzetto gli ospiti strappando applausi e risate, fra un siparietto con Renato Zero, Achille Lauro, Mahmood, per citarne alcuni. 'Vincente o perdente' traccia il suo ritratto vero, di una donna che, "tra un passo cauto e un salto nel vuoto, ha sempre scelto di saltare in avanti". Milanese, famiglia borghese, Ornella Vanoni si iscrive all'Accademia di Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano a metà anni '50. Diventa la compagna di Strehler che per lei inventa le "canzoni della mala". Incontra Gino Paoli e si avvicina al mondo dei cantautori genovesi. Non solo cantante di grande successo, Vanoni è stata anche attrice: per il suo ruolo da protagonista ne L'idiota con la regia di Achard ha vinto il premio San Genesio come migliore attrice rivelazione del teatro italiano. Negli anni '70 incontra Sergio Bardotti con cui realizza dischi come "La voglia la pazzia l'incoscienza l'allegria", con il cantautore brasiliano Vini'cius de Moraes e al chitarrista Toquinho. A New York, negli anni '80 collabora con jazzisti americani del calibro di Herbie Hancock e Gil Evans Vince il premio Tenco nel 1981 e la Targa Tenco nel 1984. Ha collaborato con Fabrizio De André, Lucio Dalla, Luigi Tenco, Giorgio Conte e Claudio Baglioni, Paolo Fresu, Giuliano Sangiorgi, Francesco Gabbani, Renato Zero, Pacifico, Carmen Consoli, Elodic, Mahmood. "Ho questa vita piena, di cui sono grata - dice Ornella nel libro -. E adesso posso definirla luminosa, più luce che oscurità. Anche perché luce cerco sempre di portarne. Con la voce, che adesso è più profonda, più calda. Con qualche gaffe, con le attenzioni per gli amici, con l'umorismo. Scavalco la palizzata di un altro decennio, il nono. E vi assicuro che da quassù la vista è incredibile, il panorama vario e sorprendente. Vorrei provare a scendere qualche gradino per arrivare fino a me, li' in fondo. Raggiungere la bambina che ero. Che guardava avanti e non poteva immaginare che vita avrebbe vissuto. Vorrei tornare indietro, portarle questo cesto pieno delle emozioni che ho raccolto. Quelle che, cara piccola Ornella, raccoglierai sulla tua strada".
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