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Estero
L'affondo di Mosca: "La Nato è già in guerra contro di noi". Crosetto: "Non siamo pronti a...
Oggi 15-09-25, 17:57
AGI - La Nato è "di fatto già in guerra" contro la Russia. Parola del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che nella sua conferenza stampa quotidiana ha ammesso lo stato di stallo delle trattative per una tregua in Ucraina ed è tornato ad accusare Kiev e i Paesi europei di ostacolarne il raggiungimento. Stallo nelle trattative "Mosca mantiene la disponibilità a una risoluzione pacifica della questione ucraina ma Kiev rallenta artificialmente il processo", afferma il portavoce della presidenza russa, che ha rinfacciato all'Ucraina di "non mostrare flessibilità né disponibilità a un serio confronto sulla risoluzione" del conflitto e di chiedere un incontro immediato con Putin per "mirare a un effetto emotivo". "La pausa nel processo negoziale è evidente", ha concluso Peskov, secondo il quale, poi, "gli europei ostacolano la risoluzione pacifica in Ucraina, non volendo considerare le cause principali della crisi". Vertice a tre 'inutile' senza preparazione Peskov ha sottolineato che un vertice senza un'adeguata preparazione sarebbe "inutile" e ha riferito che finora non c'è stato "alcun progresso" nell'organizzazione di un summit a tre con Washington e Kiev, nonostante il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, abbia ribadito di poterlo convocare "presto". Trump e la soluzione del summit a tre E un summit a tre sembra l'unica soluzione possibile per Trump, che in passato aveva suggerito che i presidenti dei due Paesi in guerra, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, si incontrassero in formato bilaterale. "L'odio tra Zelensky e Putin è insondabile", ha detto Trump ieri ai giornalisti, "penso che dovrò parlare io, non sono in grado di parlare tra loro". Il capo della Casa Bianca è tornato a esortare gli europei a interrompere del tutto le importazioni di idrocarburi russi, se intendono fare sul serio pressione su Putin per convincerlo a un cessate il fuoco. "L'Europa compra petrolio dalla Russia, io non voglio che lo comprino", ha affermato il presidente degli Stati Uniti, "e le sanzioni che stanno imponendo non sono abbastanza dure, e io sono disposto a fare sanzioni, ma devono inasprire le loro in misura commisurata a ciò che sto facendo io". Crosetto: "L'Italia è pronta a un attacco? Oggi no "Non siamo pronti né a un attacco russo né all'attacco di un'altra nazione, lo dico da tempo. La gente non vuole sentir parlare di necessità di difesa, ma io penso che abbiamo il compito di mettere questo Paese nella condizione di difendersi se qualche pazzo decidesse di attaccarsi. Non dico Putin, dico chiunque". Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, risponde così ai cronisti a margine della presentazione del bilancio del Tour Mondiale Vespucci. "Adesso non siamo pronti - ha ribadito - e non lo siamo perché non abbiamo investito di più in difesa negli ultimi vent'anni e venti anni non si recuperano in un anno o due".
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