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Estero
L'amarezza dei biscotti Bahlsen: durante il nazismo usava i lavori forzati
16-08-2024, 01:16
AGI - L'impero tedesco dei biscotti Bahlsen si è scusato per i risultati “dolorosi” di un nuovo rapporto che dimostra che durante il periodo nazista ha utilizzato un numero di lavoratori forzati molte volte superiore a quello ritenuto in precedenza. L'azienda, fondata alla fine del XIX secolo, ha utilizzato il lavoro forzato per produrre razioni per i soldati tedeschi durante la guerra. Il rapporto è stato commissionato dopo che l'ereditiera della famiglia Verena Bahlsen aveva scatenato l'indignazione nel 2019 affermando che l'azienda “pagava i lavoratori forzati quanto i tedeschi e li trattava bene” durante la Seconda Guerra Mondiale. Ma lo studio di due storici pubblicato questa settimana ha identificato quasi 800 persone - molte delle quali provenienti dalla Polonia e dall'Ucraina - che furono costrette a lavorare per l'azienda, diverse volte rispetto alla precedente stima di 200-250 persone. In un comunicato la famiglia Bahlsen ha definito le scoperte “scomode e dolorose” e ha espresso rammarico per il fatto che l'azienda “non abbia affrontato questa difficile verità prima d'ora”. “Come famiglia non ci siamo posti l'ovvia domanda di come la nostra azienda sia stata in grado di superare la Seconda Guerra Mondiale”, si legge in un comunicato. L'azienda, fondata alla fine del XIX secolo, ha utilizzato il lavoro forzato per produrre razioni per i soldati tedeschi durante la guerra. “I nostri antenati... hanno approfittato del sistema nel periodo nazista”, ha dichiarato la famiglia, definendo il comportamento dell'azienda ‘imperdonabile'. Verena Bahlsen si è prontamente scusata per quelli che ha definito i suoi commenti “sconsiderati” nel 2019. Tre anni dopo ha lasciato l'azienda. Fondata dal bisnonno di Verena Bahlsen alla fine del XIX secolo, l'azienda di biscotti era già nota per aver impiegato diverse centinaia di braccianti, per lo più donne, che furono costrette a lavorare contro la loro volontà dal regime di Hitler tra il 1943 e il 1945. Le nuove scoperte suggeriscono che il lavoro forzato fu utilizzato per un periodo più lungo, tra il 1940 e il 1945.
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