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Estero
“Houston, abbiamo una truffa”: si finge astronauta senza ossigeno per estorcere denaro
03-09-2025, 12:05
AGI - Notizie da un altro mondo, è proprio il caso di dirlo: un astronauta in crisi d'ossigeno truffa una dolce ottantenne. In un'epoca in cui le truffe sentimentali hanno raggiunto livelli di creatività degni di un film pluripremiato, l'ultima frontiera del raggiro sembra uscita da un episodio di Black Mirror scritto da Totò. Una signora giapponese di ottant'anni, con un cuore evidentemente più grande della stazione orbitante dell’ISS, è stata la sfortunata protagonista di questa vicenda surreale. La sventurata donna che vive da sola nell’isola di Hokkaido, nel nord del Giappone, ha incontrato a luglio sui social media il truffatore che sosteneva di essere un astronauta. A riferirlo all'AFP, gli agenti della polizia locale che hanno descritto il caso come una "truffa sentimentale". Quella che l’anziana donna pensava essere una storia d'amore, nata in un anonimo angolo dei social media, si è infranta contro un ostacolo insormontabile: la mancanza di ossigeno e, a quanto pare, anche di scrupoli. Il finto eroe interstellare, infatti, dopo decine di scambi di messaggi al giorno, ha finto di avere un problema sull’astronave che era "sotto attacco e aveva bisogno di ossigeno perché le scorte erano terminate". In questo modo, ha convinta la donna a fare un bonifico online per aiutarlo ad acquistare ossigeno riuscendo ad estorcerle circa 1 milione di yen (6.700 dollari). Non è la prima volta che in Giappone viene utilizzata la truffa del finto astronauta in difficoltà. Era accaduto già nel 2022 nella prefettura di Shiga, a ovest di Tokyo. In quel caso, una donna di 65 anni aveva trasferito 4,4 milioni di yen, l'equivalente di 30mila euro, su un conto segnalato dal finto astronauta russo che le aveva promesso di sposarla una volta rientrato sulla Terra. Questo nuovo genere criminale si aggiunge a una lista sempre più lunga di raggiri che sfruttano la celebrità, la buona fede e spesso la solitudine delle persone fragili. A gennaio, in Francia, una donna di nome Anne, di circa cinquant'anni, ha denunciato di essere stata truffata da un uomo che si spacciava per l’attore Brad Pitt. Utilizzando l’intelligenza artificiale e falsi documenti, il truffatore era riuscito ad estorcerle 830.000 euro. Nei giorni scorsi, invece, su Le Parisien c’era la denuncia di una truffa simile che ha coinvolto una segretaria 45enne, residente nella Francia occidentale. Sotto l'influenza di un truffatore che si spacciava per il cantante dei Maneskin, la donna ha sborsato quasi 15mila euro tra finti biglietti per concerti e pass VIP. Mentre ci si interroga su cosa ci riserverà il futuro delle truffe - forse la richiesta di fondi per riparare un buco nero o per comprare un nuovo motore per la macchina del tempo? - rimane una certezza: la solitudine, unita a un romanticismo che non conosce confini, nemmeno quelli atmosferici, continua a essere un terreno fertile per i malintenzionati.
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