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Estero
L'esercito ucraino si sta ritirando dal Kursk
Ieri 12-03-25, 21:00
AGI - La situazione in Ucraina continua a evolversi rapidamente, con importanti sviluppi sul fronte militare e diplomatico. Il comandante dell'esercito ucraino, Oleksandr Syrsky, ha lasciato intendere un possibile riposizionamento delle truppe nella regione russa di Kursk, un'area in cui Mosca ha recentemente rivendicato significativi avanzamenti territoriali. "La mia priorità rimane salvare la vita dei soldati ucraini, e per questo le unità delle forze di difesa, se necessario, manovrano verso posizioni più favorevoli", ha scritto su Facebook, utilizzando un linguaggio che spesso implica una ritirata strategica. Parallelamente, il capo di stato maggiore russo, Valery Gerasimov, ha informato il presidente Vladimir Putin della cattura di 430 soldati ucraini nella regione di Kursk. Putin ha dichiarato che i prigionieri saranno trattati come terroristi secondo le leggi della Federazione Russa, lasciando intendere che potrebbero affrontare lunghi processi giudiziari e pene severe. La strategia russa sembra orientarsi verso la creazione di una "zona di sicurezza" lungo il confine di stato nella regione di Kursk. Durante una visita al posto di comando del gruppo di forze di Kursk, Putin ha ribadito la necessità di liberare completamente il territorio da ogni presenza ucraina, sottolineando che le operazioni militari proseguiranno fino al raggiungimento di questo obiettivo. Sul fronte diplomatico, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha espresso la speranza che Vladimir Putin accetti la proposta di un cessate il fuoco di 30 giorni, concordato durante i negoziati di Gedda. "Si spera che possiamo ottenere un cessate il fuoco dalla Russia", ha dichiarato Trump, aggiungendo che gli Stati Uniti dispongono di strumenti di pressione finanziaria che potrebbero avere un impatto devastante su Mosca, ma che al momento non intende utilizzare per favorire la pace. Trump ha definito l'intesa di Gedda "un grande successo", affermando che la responsabilità dell'attuazione del cessate il fuoco ora ricade sulla Russia. "Se ci riuscissimo, avremmo compiuto l'80% del percorso per porre fine a questo bagno di sangue", ha dichiarato. L'inviato speciale americano, Steve Witkoff, è in partenza per Mosca per discutere l'accordo, mentre il presidente americano ha evitato di confermare un possibile incontro con Putin. Nonostante le difficoltà nei negoziati, Trump ha affermato che Kiev è ora più propensa a raggiungere un accordo di pace, ricordando le tensioni passate con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il futuro della crisi rimane incerto, con le operazioni militari in corso e la diplomazia che cerca di trovare una soluzione sostenibile al conflitto.
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