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L'Italia del volley è campione del mondo. Mattarella agli azzurri: "Vi aspetto al Quirinale"
Ieri 28-09-25, 23:40
AGI - La pallavolo italiana? Bella da vedere, straordinaria ed emozionante da vivere, storicamente vincente e meravigliosamente planetaria. Trionfano le donne, trionfano gli uomini, il volley del Bel Paese domina nel mondo con i suoi 'martelli' e tanti campioni e campionesse. La pallavolo diventa l'unico sport di squadra in Italia ad aver vinto nello stesso anno la rassegna iridata sia nel femminile sia nel maschile. Verrebbe da dire 'tanta roba' questo volley italiano. Da Julio Velasco a Ferdinando De Giorgi, il primo 'il guru' che tutto il mondo vorrebbe avere, il secondo suo allievo diventato allenatore di temperamento e soprattutto vincente. I protagonisti: stelle del volley italiano Paola Egonu, Myriam Sylla, Ekaterina Antropova, Anna Danesi e Monica 'Moki' De Gennaro, colonne della squadra femminile (oro olimpico a Parigi 2024 e conquiste della Nations League 2024 e 2025); Simone Giannelli, Yuri Romano', Alessandro Michieletto, Mattia Bottolo e Fabio Balaso, i pilastri di quella maschile. Nomi, assieme ai tanti compagni e compagne di squadre, che sono nella storia della pallavolo italiana, chissà, forse già ad un passo dalla leggenda come, per citarne alcuni, Lorenzo Bernardi, Andrea Giani, Andrea Lucchetta e Andrea Zorzi. Il ricordo della 'Generazione dei Fenomeni' Sono trascorsi ben 35 anni, più di un terzo di secolo, da quel primo titolo mondiale conquistato dalla ribattezzata 'generazione dei fenomeni'. Esisteva ancora l'Unione Sovietica - Nazione record di ori al maschile, 6 - quando nel 1990 a Rio de Janeiro, nella terra dello spumeggiante volley carioca, Ferdinando De Giorgi e compagni, coordinati da Velasco, salirono per la prima volta sul tetto del mondo. De Giorgi, per tutti 'Fefè', ha vinto tutti e cinque i Mondiali dell'Italia. Dopo Rio 1990, Atene 1994, Tokyo 1998, Katowice 2022 ecco Manila 2025. Per il commissario tecnico pugliese, oro e vittoria numero 100 sulla panchina dell'Italia, tre titoli nel secolo scorso da palleggiatore, e due negli anni 2000 da regista di un gruppo fatto di tanti stupendi campioni. L'Italia nella storia: un doppio trionfo iridato L'Italia diventa la seconda Nazione ad aggiudicarsi il titolo mondiale nello stesso anno sia nel maschile sia nel femminile cosa riuscita solo all'Urss nel 1952 e nel 1960. L'inno di Mameli risuona a Manila L'inno di Mameli è risuonato alla 'SM Mall of Asia Arena' di Pasay nell'area metropolitana di Manila nelle Filippine con i 15.682 spettatori ad alzarsi in piedi e a canticchiare l'inno italiano. La vittoria sulla Bulgaria: un trionfo emozionante Il trionfo sulla Bulgaria - sconfitta per 3 a 1 con un brivido nel terzo set quando l'Italia, davanti 2 a 0, ha ceduto - vale davvero tanto, sia a livello di nazionale che di diversi singoli giocatori. È stato il mondiale delle tante magie di Romano', autore di un'epica finale con ben 5 ace consecutivi e soprattutto 22 punti, di Michieletto, mvp del torneo e 11 punti contro il team bulgaro, e Giannelli, il capitano, trascinatore del gruppo e da anni ai vertici mondiali. Superlativa anche la finale di Mattia Bottolo con 19 punti a referto. La partita: momenti chiave e protagonisti Nei primi due set gli azzurri hanno mostrato la loro qualità anche se non sono mancati momenti di difficoltà durante i quali sono stati costretti a rincorrere la giovane formazione bulgara allenata dall'italiano Gianlorenzo Blengini. Ace, rimonte e la conquista del titolo Nel finale sono saliti in cattedra Romanò (7 punti), Bottolo (5) e Michieletto. Buona la partenza dell'Italia nel secondo parziale. Arrivati sul 18-16, lo show di Romanò con la sensazionale sequenza di cinque ace (chapeau). Nel terzo set, la reazione della Bulgaria trascinata anche dal pubblico filippino e, dopo un costante vantaggio di 5-6 punti, ha chiuso 25 a 17. Nel quarto set, Giannelli, Bottolo e compagni sono scesi in campo con l'atteggiamento giusto. Dopo un primo consistente vantaggio (10-4), gli azzurri hanno fatto accademia arrivando prima sul 20 a 10 e poi sul 25 a 10 per la fine del match e l'inizio di una nuova festa tricolore. Il Dream Team del Mondiale L'opposto Romanò, il palleggiatore Giannelli, lo schiacciatore Michieletto e il libero Balaso, sono stati nominati nel dream team del Mondiale. Romanò, "il nostro segreto? Un gruppo unito" "Il segreto di questa squadra lo diciamo da anni e l'abbiamo dimostrato ancora una volta, è il gruppo. Nonostante tutte le difficoltà nella preparazione, gli infortuni, in particolare quello grave di Daniele (Lavia, ndr), siamo rimasti uniti durante tutto il Mondiale. Ci abbiamo creduto fino in fondo e alla fine siamo arrivati a questo meraviglioso oro". Sono le parole di Yuri Romanò, uno degli artefici del trionfo dell'Italia al Campionato mondiale di volley a Manila. Romanò, 22 punti messi a referto in finale contro la Bulgaria, 28 anni di Monza, è prossimo a iniziare la sua prima esperienza all'estero. Infatti, Yuri, trascinatore dell'Italia nel ruolo di opposto, in estate è approdato nella Superliga russa, precisamente nel club del Fakel di Novyj Urengoj, città nel nord della Siberia. Parlando del trionfo, Romanò ha detto: "E' incredibile, davvero incredibile quello che abbiamo fatto, riuscirci di nuovo, in un Mondiale così difficile, è qualcosa di straordinario: è stata davvero una grande impresa". Sulla sua prestazione personale Yuri ha affermato: "Ho dato il mio contributo anche con una bella serie di ace, mi sentivo bene e, per fortuna, in quel momento non ho pensato troppo, ho solo battuto". Accoglienza trionfale e onori al Quirinale Il gruppo di De Giorgi che atterrerà domani in prima serata a Roma Fiumicino (via Dubai), ha già in agenda un appuntamento importante e prestigioso: è per le ore 16 dell'8 ottobre, al Quirinale, dove sarà ricevuto dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella. I complimenti delle istituzioni Attraverso il presidente del Coni, Luciano Buonfiglio, il Presidente della Repubblica ha fatto arrivare "complimenti e felicitazioni per la meritata vittoria": "Dopo aver visto la semifinale con la Polonia ero ottimista sul successo finale. Vi aspetto al Quirinale per ringraziarvi". "Siete l'orgoglio di un'Italia che vince!", ha scritto su X la premier, Giorgia Meloni. "Una gioia travolgente" per una vittoria "frutto di impegno, tenacia, determinazione, sacrifici, talento, competenze, passione e spirito di squadra", ha commentato il ministro dello Sport, Andrea Abodi. E come per le ragazze, tutta l'Italia plaude e si complimenta con i fantastici ragazzi di 'Fefè'.
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