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Estero
Lo strappo Trump-Zelensky nato fuori dallo Studio Ovale. Ecco che cosa è successo
Ieri 01-03-25, 18:18
AGI - Il presidente Usa, Donald Trump e i suoi principali consiglieri si sono riuniti nello Studio Ovale dopo l'acceso diverbio con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, avvenuto ieri a favore di telecamere alla Casa Bianca, hanno deciso che il leader di Kiev doveva andarsene. Ma le divergenze, rivela il ben informato sito Axios, erano nate già prima di entrare nello Studio Ovale. Dopo il clamoroso diverbio, "la delegazione di Kiev ha atteso in un'altra stanza per circa un'ora, sperando ancora di firmare l'accordo sui minerali che aveva spinto Zelensky a recarsi in visita a Washington", riporta Axios. Trump e Zelensky avevano ancora in programma di pranzare e tenere una conferenza stampa congiunta, ma poi il segretario di Stato Marco Rubio e il consigliere per la Sicurezza nazionale Mike Waltz "sono usciti dallo Studio Ovale, si sono avvicinati a Zelensky e gli hanno detto di andarsene", ha raccontato ad Axios un alto funzionario della Casa Bianca. Un fattore piccolo, ma non insignificante che ha irritato Trump è stato il fatto che Zelensky non indossasse un abito, ma la sua ormai tradizionale divisa, hanno detto ad Axios due fonti a conoscenza diretta dei fatti. I consiglieri di Trump hanno detto in più occasioni al team di Zelensky che sarebbe stato più rispettoso da parte del presidente ucraino abbandonare il suo abbigliamento in stile militare quando si sarebbe recato alla Casa Bianca. Zelensky si è presentato invece indossando un abito nero più formale, decorato con il simbolo nazionale dell'Ucraina, ma senza giacca e cravatta. "Oggi è tutto vestito a festa", ha commentato Trump stringendo la mano a Zelensky all'ingresso della West Wing. I funzionari statunitensi sospettavano che prima o poi ci sarebbe stato un altro scontro tra Trump e Zelensky, per via della gestione dei negoziati sull'accordo dei minerali. "Per diversi giorni, gli ucraini ci hanno preso in giro con questo affare sui minerali, e oggi è stato il punto di svolta", ha detto un alto funzionario statunitense. "L'era degli assegni in bianco per Zelensky a Washington è' finita e lui non se ne è reso conto". Da parte loro, gli ucraini erano furiosi perché Trump ha cercato di imporre loro un accordo inizialmente sbilanciato, in un momento in cui gli Stati Uniti li stavano già escludendo dai colloqui con la Russia sul futuro dell'Ucraina. E mentre l'incontro di venerdì era in corso, Zelensky si è mostrato chiaramente frustrato per essere stato ammonito sulla situazione che sta vivendo il suo stesso Paese. Germania, lite Trump-Zelensky "nuova era di infamia" La disputa Trump-Zelensky mostra che "è iniziata una nuova era di infamia". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock ieri sera durante una trasmissione televisiva. Oggi Baerbock ha aggiunto che l'"indicibile" lite alla Casa Bianca tra Trump e Zelensky alla Casa Bianca assomiglia a un "brutto sogno". Steinmeier, "Trump ha umiliato un partner" Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha criticato Trump in termini insolitamente aspri per il suo comportamento durante l'incontro di ieri sera con il leader di Kiev. "La diplomazia fallisce quando i partner negoziali vengono umiliati di fronte al mondo intero", ha detto Steinmeier all'agenzia di stampa tedesca Dpa, durante un volo per l'Uruguay. "La scena alla Casa Bianca di ieri mi ha tolto il fiato. Non avrei mai creduto che un giorno avremmo dovuto proteggere l'Ucraina dagli Stati Uniti", ha detto il presidente tedesco. Finlandia, "Kiev sta lottando per la sicurezza europea" Il presidente finlandese Alexander Stubb ha ribadito oggi, all'indomani dello scontro alla Casa Bianca tra Trump e Zelenski, il suo sostegno all'Ucraina, un paese che, a suo dire, sta lottando anche per la sicurezza europea. "L'Ucraina sta lottando non solo per la sua indipendenza, sovranità e integrità territoriale, ma anche per la sicurezza europea, la libertà e un ordine internazionale basato su regole", ha affermato Stubb in un messaggio pubblicato sul suo account social X, in cui ha accennato alla difesa di Kiev dall'aggressione russa. "L'Ucraina e i suoi leader eletti democraticamente meritano il nostro rispetto e sostegno", ha aggiunto Stubb. "La lotta dell'Ucraina contro la guerra di aggressione russa riguarda la difesa dell'esistenza dell'Ucraina come nazione. In Finlandia, comprendiamo cosa sta attraversando l'Ucraina", ha aggiunto il capo di stato finlandese, riferendosi alla storia del suo paese, che è stata segnata anche dai conflitti con l'Unione Sovietica nel secolo scorso. Stubb si unisce così a un gruppo di leader e personalità politiche europee che hanno sostenuto Zelensky dopo la sua visita allo Studio Ovale.
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