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L'Omaggio del popolo 'MAGA' a Charlie Kirk. Trump: "Un martire per la libertà, il suo nome...
Oggi 22-09-25, 00:52
AGI - Il presidente Donald Trump è apparso per la prima volta sui maxischermi dello stadio di Glendale in Arizona, suscitando un enorme applauso e cori di "U-S-A" da parte del pubblico. Trump era in piedi, sorridente e con lo sguardo rivolto verso l'esterno dal suo palco, situato in posizione elevata rispetto al pavimento e protetto da un vetro protettivo. "L'America è un paese in choc. Due settimane fa il paese ha subito un lutto, è stata derubata di un gigante della sua generazione", ucciso da una "mostro radicalizzato". Lo dice Donald Trump dal palco dei funerali di Charlie Kirk. Quando è salito, il presidente americano è stato accolto fra gli applausi dalle note di 'God Bless The Usa' eseguita da Lee Greenwood. Quella di Kirk, dice, è una perdita "monumentale". È un "martire per la nostra libertà" e "il suo nome vivrà per sempre nelle cronache eterne dei patrioti dell'America. Noi sappiamo che questa perdita e' molto forte, e' stato una persona eccezionale". Alla vedova, Trump si rivolge direttamente: "Erika in qualche modto troverai la forza nella fede e sarai di conforto a milioni di persone. Grazie Erika, oggi la nazione intera ti abbraccia. Faremo qualsiasi cosa per assicurare che i tuoi bambini vadano avanti e il padre vera' venerato come un eroe americano". Trump, nel suo intervento dal palco dello stadio di Glendale, ha detto che Charlie Kirk gli aveva chiesto di "salvare Chicago" e inviare l'esercito per contrastare la criminalità. Kirk era nato in un sobborgo di Chicago, in Illinois, prima di trasferirsi in Arizona, doveva viveva con la famiglia. Vedova: "Charlie si è sottomesso alla volontà di Dio" e perdona l'assassino "A pochi chilometri da qui, due anni fa, Charlie ha fatto discorso sul palco. A lui piace tanto parlare. E quello che ha deciso di dire è che si sottometteva alla volontà di Dio. Quando tu dici una cosa del genere, c'è tanto potere". Lo dice sul palco, durante il funerale dell'attivista conservatore, la moglie Erika Kirk. "Dio vi benedica tutti per essere venuti qui da ogni parte del mondo per onorare e celebrare il mio Charlie", aveva esordito la vedova dell'attivista, vestita con una giacca bianca. In quel discorso sul palco, continua a raccontare Erika Kirk, aveva parlato a braccio. "Charlie ama parlare a braccio. E' molto bravo in questo, senza un copione. Quindi non sapevo cosa avrebbe detto. E quello che ha scelto di dire quel giorno è stata la sua sottomissione alla volontà di Dio - spiega - ha citato uno dei suoi versetti preferiti della Bibbia, Isaia capitolo 6, versetto 8. 'Eccomi, Signore. Mandami'. Dopo gli ho detto 'Charlie la prossima volta parlami prima di dire quella frase. Perché quando dici una cosa del genere, quel versetto ha un potere enorme. Quando dici: "Eccomi, Signore, usami', Dio ti prenderà in parola, e così è stato con Charlie". La donna non è riuscita a trattenere le lacrime a quel ricordo. Erika Kirk ha perdonato il ragazzo arrestato con l'accusa di aver ucciso il marito. In quello che è il momento più emotivo del suo intervento allo stadio di Glendale, Arizona, la vedova dell'attivista conservatore ucciso si è rivolta idealmente a Tyler Robinson, 22 anni, arrestato per l'omicidio. "Charlie - ha detto - voleva salvare i giovani come quello che gli ha tolto la vita". A quel punto, contenendo le lacrime, la donna ha detto "lo perdono", strappando un lungo applauso nella folla. Molti gli occhi lucidi. Vance, "Hanno cercato di silenziare Charlie" Il vicepresidente degli Stati Uniti, J. D. Vance, ha evocato nemici dei repubblicani, senza indicare quali, dicendo che "hanno cercato di silenziare Charlie" Kirk. "Invece - ha aggiunto nel suo discorso dal palco - lo celebriamo oggi e parliamo in suo nome". La folla allo stadio di Glendale, Arizona, ha salutato con applausi le sue parole. "Charlie - ha aggiunto - ha portato la luce nel dibattito, confrontandosi, è stato coraggioso, non aveva paura". Vance ha ricordato il successo dell'attivista tra milioni di giovani americani". "Mi ha aiutato - ha continuato - non perche' dovessi diventare il vicepresidente, ma perché era un amico". "Ho parlato di Gesu' - ha aggiunto - piu' in queste due settimane che nella mia vita intera". Rubio, "Charlie si è confrontato sempre con rispetto" Il segretario di stato americano Marco Rubio ha sottolineato la "capacità di Charlie Kirk di confrontarsi con gli altri" e di farlo "sempre in modo rispettoso". Nel suo intervento allo stadio di Glendale, Arizona, Rubio ha parlato dell'attivista ucciso in un attentato come di un ragazzo "più saggio della sua età", e ricordato il suo messaggio incentrato sullo "sposati e fatti una famiglia", oltre all'"avere avuto un grande impatto sui giovani e sulla politica". Hegseth, questo momento è il punto di svolta Il segretario alla Difesa Pete Hegseth ha celebrato Charlie Kirk, definendolo un "patriota e leader". "Charlie - ha detto - aveva grandi progetti, ma Dio ne aveva un ancora più grande". Nel suo messaggio allo stadio di Glendale, Arizona, Hegseth ha definito questo il "punto di svolta", richiamando il nome dell'organizzazione fondata dall'attivista, Turning Point Usa. Trump Jr. fa l'imitazione del padre dal palco Nel suo intervento dal palco dello stadio di Glendale, Arizona, Donald Trump Jr., figlio del presidente degli Stati Uniti, ha fatto per un momento l'imitazione del padre che lo invita a essere meno aggressivo sui social. Anche il padre, seduto in tribuna, ha sorriso divertito. Il figlio ha poi celebrato Charlie Kirk, l'attivista radicale di destra ucciso in un attentato il 10 settembre, ricordando di "essere rimasto devastato" dalla sua scomparsa e sottolineato la "forza del suo messaggio" incentrato su Gesù. I cancelli d'ingresso allo State Farm Stadium di Glendale, Arizona, sono stati chiusi. I media locali dicono che all'interno ci sono circa 46 mila gli spettatori. Lo stadio ha una capacità superiore ai 63 mila ma per questioni logistiche e di sicurezza il numero degli ingressi è stato ridotto. Decine di migliaia di persone sono fuori dallo stadio, mentre altre si sono dirette in un'arena vicina, il Desert Diamond, che può contenere fino a ventimila posti e dove la cerimonia è trasmessa sul maxischermo. Vestiti con i loro abiti della domenica rosso, bianco e blu - come aveva chiesto l'organizzazione fondata da Kirk, Turning Point Usa - migliaia di sostenitori hanno affollato l'area fuori dallo stadio. Ci sono fino a 800 agenti del Secret Service a presidiare lo stadio di Glendale. Miller: "La luce prevarrà sull'oscurità" Il vicecapo di gabinetto e consigliere Stephen Miller ha evocato una "battaglia contro le forze oscure e il male", ribadendo le sue accuse alla sinistra, nel suo intervento allo stadio di Glendale, Arizona, per commemorare l'attivista Charlie Kirk. "Non avete idea di cosa avete scatenato - ha detto - noi difenderemo la virtù, difenderemo la luce, la luce avrà la meglio sull'oscurità". Carson: complotto comunista per cambiare Usa L'ex candidato presidenziale repubblicano Ben Carson ha evocato un "complotto comunista" per sovvertire il Paese. Nel suo intervento dal palco dello stadio di Glendale, Carson ha parlato di "cospirazione comunista che da decenni sta provando a cambiare la cultura dell'America". Da giorni la base Maga e il governo sostengono che l'attentatore di Kirk sia legato alla sinistra, nonostante non siano ancora state trovate prove. Tyler Robinson, 22 anni, arrestato trentatré ore dopo l'attentato, la sera dell'11 settembre, con l'accusa di aver ucciso l'attivista conservatore, viene da una famiglia mormone e trumpiana. La vedova: "Charlie aveva l'aria di uno morto felice" Erika Kirk, la moglie dell'attivista conservatore ucciso in un attentato il 10 settembre, ha detto di aver visto il volto del marito morto come se "fosse morto felice". La donna ha raccontato al New York Times di aver insistito per vedere il corpo di Kirk, nonostante lo sceriffo della contea glielo avesse sconsigliato. "Con tutto il rispetto - ha raccontato - ho detto allo sceriffo che io volevo vedere cosa avessero fatto a mio marito". Una volta davanti al corpo, Erika Kirk ha detto di averlo visto sereno. "I suoi occhi - ha aggiunto - erano semiaperti, e aveva quest'aria, un mezzo sorriso alla Monna Lisa, come se fosse morto felice. Come se Gesù lo avesse salvato. È arrivato il proiettile, lui ha sbattuto le palpebre ed era in paradiso". La donna ha aggiunto di averlo baciato, cosa che non aveva fatto prima di andare all'evento la mattina dell'attentato. I sostenitori hanno camminato per più di tre chilometri per raggiungere l'area dello stadio, dove c'è un servizio di sicurezza da super evento. Vietate le borse e gli zaini non trasparenti. Metal detector, elicotteri, droni, guardie armate nei vari punti dello stadio: l'allerta del Secret Service è ai massimi. I sostenitori di Kirk sono arrivati alle 4 di mattina, in modo da assicurarsi un posto dentro lo stadio: per partecipare bastava registrarsi sul sito di Turning Point Usa. L'ingresso è gratuito e nessun posto è prenotato. La gente continua a urlare "Dio è buono".
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