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L'omaggio del popolo 'MAGA' a Charlie Kirk. Trump: "Un martire per la libertà"
Oggi 22-09-25, 06:49
AGI - Le lacrime della vedova, il ricordo degli amici, la beatificazione arrivata direttamente dal presidente degli Stati Uniti, che lo ha definito "il più grande evangelista della libertà americana". La commemorazione show di Charlie Kirk, l'influencer star e attivista conservatore ucciso in un attentato il 10 settembre, ha rappresentato il momento più alto del movimento Maga. Più di quarantamila sostenitori radunati dentro lo stadio di Glendale, Arizona, decine di migliaia fuori, più di duecentomila secondo la polizia locale, più di trecentomila secondo Turning Point Usa, l'organizzazione fondata da Kirk e diventata popolare tra milioni di studenti americani. Fin dalle 4 di mattina la marea Maga si è avviata verso l'arena per assistere alla commemorazione di quello che a soli 31 anni era diventato un'icona del conservatorismo americano, uno capace di dire cose sgradevoli, rendere pubbliche le sue posizioni radicali su razzismo, cultura woke, opposizione, immigrati, ma allo stesso tempo pronto a confrontarsi con chiunque. È stato in uno di questi appuntamenti, in un campus universitario nello Utah, che Kirk è stato ucciso con un solo colpo, che lo ha raggiunto alla gola, senza dargli scampo. Le immagini dell'attentato, riprese da alcuni cellulari, sono state in gran parte censurate per quanto apparse terribili. A Glendale è andata in scena una commemorazione allestita come una convention, in cui tutto il mondo conservatore si è ritrovato unito e ha voluto parlare all'America. Le parole di Trump L'intervento più atteso era quello di Trump, molto legato all'attivista. A Charlie Kirk, annuncia Trump, "darò presto la medaglia d'onore civile, l'onorificenza più importante del nostro Paese" perché "è un gigante, un martire della libertà". Il presidente poi attacca la sinistra radicale, a cui attribuisce "largamente la violenza di questi anni", ribadendo che il Dipartimento di Giustizia ha avviato indagini sulle organizzazioni di sinistra. "È solo l'inizio", rimarca, senza entrare nei dettagli ma lanciando un avvertimento al Paese. Trump, ma anche il suo vice, J. D. Vance, e il vicecapo di gabinetto Stephen Miller, hanno promesso di portare avanti l'eredità di Kirk con l'obiettivo di trasformare l'America in un Paese "cristiano conservatore". Molti i riferimenti al Vangelo, alla Bibbia, numerosi i passaggi teologici da parte di chi si alterna sul palco. Trump conclude un evento che era iniziato in tono lieve, con musica evangelica e ricordi solenni di Kirk, trasformandosi progressivamente in un raduno politico di linea dura. Il contrasto è emerso con maggiore chiarezza negli ultimi due interventi: pochi minuti dopo che la vedova di Kirk, Erika, aveva esortato la folla ad amare i propri nemici come faceva suo marito, Trump dice di non essere d'accordo. "Io odio il mio avversario e non voglio il meglio per lui", esplicita, aggiungendo: "Scusa, Erika". Per tutta la giornata - l'evento è durato circa otto ore - momenti di ilarità si sono alternati a quelli emotivi, alternati a video che hanno ripercorso la vita dell'attivista. Molti sono apparsi in lacrime tra il pubblico. Trump ha attribuito la responsabilità della morte di Kirk alla politica liberale, mentre membri della sua amministrazione hanno demonizzato gli avversari ideologici. Miller, intervenuto tra i primi, ha pronunciato un discorso infuocato sostenendo che i nemici politici di Kirk "non possono immaginare ciò che hanno risvegliato". Il culto evangelico e la politica si sono fusi diventando un tutt'uno durante la cerimonia. Più che un tributo nello stile della tradizione evangelica di Kirk, l'evento ha rappresentato un momento apicale che riflette fino a che punto il cristianesimo conservatore si sia intrecciato con la politica repubblicana nell'era Trump. Il programma ha riunito molte delle figure di spicco della destra, tra cui il segretario di Stato Marco Rubio, quello alla Difesa Pete Hegseth. E poi Tulsi Gabbard, direttrice dell'intelligence nazionale, il commentatore star Tucker Carlson e decine di altri esponenti eletti e personalità conservatrici. In platea anche il miliardario Elon Musk, nonostante il duro scontro avuto con Trump a giugno. La vedova di Kirk perdona l'assassino Tra i momenti che hanno suscitato nella folla le maggiori emozioni c'è stato quello in cui la vedova ha annunciato evangelicamente il perdono dell'assassino. "Lo perdono - ha detto tra le lacrime, sue, e del pubblico - perché è quello che farebbe Gesù". Tyler Robinson, 22 anni, arrestato con l'accusa di omicidio aggravato, ha spiegato il suo atto sostenendo che "ne aveva abbastanza dell'odio diffuso da Kirk". Robinson rischia la pena di morte. Trump, segnando una distanza ideologica anche dalla vedova Kirk, chiamata alla fine sul palco per l'ovazione finale, sottolinea: "L'assassino depravato che ha pianificato ed eseguito l'uccisione di Charlie è stato arrestato e accusato di omicidio capitale. Se Dio vuole riceverà la punizione più severa per il suo crimine orrendo, perché non si può lasciare che accada una cosa simile. Non si può lasciare che accada. Non si può permettere che accada a un Paese". Vance, "Hanno cercato di silenziare Charlie" Il vicepresidente degli Stati Uniti, J. D. Vance, ha evocato nemici dei repubblicani, senza indicare quali, dicendo che "hanno cercato di silenziare Charlie" Kirk. "Invece - ha aggiunto nel suo discorso dal palco - lo celebriamo oggi e parliamo in suo nome". La folla allo stadio di Glendale, Arizona, ha salutato con applausi le sue parole. "Charlie - ha aggiunto - ha portato la luce nel dibattito, confrontandosi, è stato coraggioso, non aveva paura". Vance ha ricordato il successo dell'attivista tra milioni di giovani americani". "Mi ha aiutato - ha continuato - non perché dovessi diventare il vicepresidente, ma perché era un amico". "Ho parlato di Gesù - ha aggiunto - più in queste due settimane che nella mia vita intera". Trump Jr. fa l'imitazione del padre dal palco Nel suo intervento dal palco dello stadio di Glendale, Arizona, Donald Trump Jr., figlio del presidente degli Stati Uniti, ha fatto per un momento l'imitazione del padre che lo invita a essere meno aggressivo sui social. Anche il padre, seduto in tribuna, ha sorriso divertito. Il figlio ha poi celebrato Charlie Kirk, l'attivista radicale di destra ucciso in un attentato il 10 settembre, ricordando di "essere rimasto devastato" dalla sua scomparsa e sottolineato la "forza del suo messaggio" incentrato su Gesù.
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