s

Economia e Finanza
Manovra, Giorgetti: "Sulla rottamazione in vista risultato ragionevole"
Ieri 23-09-25, 20:37
AGI - Il Mef lavora per ultimare le stime sulla crescita in vista della stesura del prossimo 'Documento programmatico di finanza pubblica', atteso in Aula entro il 2 ottobre, ovvero il primo dei documenti di contabilità pubblica che conducono alla legge di bilancio. Alcune fonti parlano di una possibile indicazione della crescita del +0,5% nel 2025 e nel 2027 del +0,7%, un dato che sarebbe in linea con quello dei principali previsori economici. L’Ocse oggi conferma la stima di crescita dell’Italia allo 0,6% per il 2025 e lima leggermente la previsione per il 2026 al +0,6%. A pesare sulle stime è l’incertezza legata ai conflitti in corso, dall’Ucraina al Medio Oriente, oltre al conflitto commerciale sui dazi, che frenano le prospettive di crescita. “La rotta che avevamo immaginato è stata in qualche modo un poco disturbata da alcuni temporali. Mi riferisco alla guerra in Ucraina in particolare. Però abbiamo finalmente messo l’Italia in linea di galleggiamento. Stiamo navigando nella rotta giusta”, rivendica il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in collegamento con una iniziativa elettorale a Pesaro. Come trovare le risorse Il nodo principale in vista della prossima manovra resta quello di come reperire le risorse. Il 30 settembre si chiuderà la finestra del concordato preventivo, il cui gettito potrebbe contribuire a finanziare la legge di bilancio. Giorgetti annota: “L’obiettivo è la pace fiscale, un termine migliore di rottamazione, che non so perché mi sembra un termine negativo. Pace fiscale è un termine più chiaro. È una battaglia storica della Lega, ci stiamo lavorando. Siamo ormai in vista di un risultato che ritengo assolutamente ragionevole, utile, per dare la possibilità a chi si trova in questa situazione di rifiatare e continuare a contribuire”. In Commissione Finanze al Senato intanto le opposizioni hanno ritirato tutti i 113 emendamenti depositati ieri al Ddl Rottamazione, ne resta solo uno a firma di Forza Italia. In questo modo le opposizioni puntano a un testo che chiarisca le reali coperture del provvedimento, con il rischio che ora il discorso possa essere rinviato alla manovra. Ma dipenderà dai fondi realmente a disposizione. Altri fondi potrebbero arrivare da un nuovo contributo da parte delle banche sul modello dell’anticipo delle Dta dello scorso anno. Il titolare del Mef sottolinea: “Senza bullizzare nessuno, però è giusto che in qualche modo tutti diano un contributo. Senza fare delle crociate, ci metteremo al tavolo con loro come negli anni scorsi, sicuramente troveremo il modo affinché tutti quanti, specie chi ha più possibilità, possa contribuire a questo sollievo fiscale. Mi sembra doveroso”. Ridurre le tasse La riduzione delle tasse per il ceto medio, con l’abbassamento dell’aliquota dal 35% al 33%, resta la priorità dichiarata del governo in vista della prossima legge di bilancio. Lo ha ribadito più volte la premier Giorgia Meloni. Ma va definito il perimetro, se per i redditi fino a 50mila o a 60mila euro, a seconda delle risorse a disposizione. “Quella della detrazione per i figli è una priorità a cui teniamo particolarmente”, aggiunge il viceministro dell’Economia Maurizio Leo. Che poi chiarisce come la detrazione al 50% sulle ristrutturazioni sia una ipotesi “tutta da verificare. Non abbiamo ancora gli elementi. Ci sono tantissime proposte, dobbiamo selezionarle, vedere quali sono le risorse su cui possiamo fare affidamento”. Mercoledì pomeriggio Giorgetti sarà in Aula, dopo che le opposizioni avevano richiesto un suo intervento sulle prospettive macroeconomiche del Paese in vista della sessione di bilancio.
CONTINUA A LEGGERE
3
0
0