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Economia e Finanza
Manovra: i sindacati proclamano lo sciopero generale il 12 dicembre. Meloni ironizza: "In ...
Oggi 07-11-25, 15:51
AGI - La Cgil ha deciso di convocare uno sciopero generale contro la legge bilancio del Governo per il prossimo 12 dicembre. Ad annunciarlo è il presidente dell'assemblea generale della Cgil, Fulvio Fammoni durante l'assemblea dei delegati, dal titolo "Per cambiare una legge di bilancio ingiusta" in corso al Nelson Mandela forum di Firenze. All'iniziativa partecipa anche il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a cui è affidato il discorso di chiusura. Meloni: "Nuovo sciopero della Cgil, in che giorno cadrà..." "Nuovo sciopero generale della Cgil contro il Governo annunciato dal segretario generale Maurizio Landini. In quale giorno della settimana cadrà il 12 dicembre?". Lo scrive sui social network la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Un riferimento ironico al fatto che il giorno prescelto cade di venerdì. Meloni aveva polemizzato, in occasione dello sciopero generale di un mese fa, dicendo che "week end lungo e rivoluzione non stanno insieme". Sempre sui social arriva l'affondo di Matteo Salvini. "La Cgil annuncia lo sciopero generale il 12 dicembre. E chissà come mai, proprio di venerdì... Invitiamo Landini, per una volta, a rinunciare al weekend lungo e organizzare lo sciopero in un altro giorno della settimana", scrive il vicepremier e leader della Lega. Altrettanto netta la replica di Maurizio Landini che si rivolge così alla premier e al segretario leghista. "Queste due persone non sanno di quello che parlano, dovrebbero avere rispetto. Perché quando una persona sciopera rinuncia al proprio stipendio, non è gratis. Queste persone dovrebbero avere rispetto ed ascoltare, perché quelli che sciopereranno sono quelli che pagano le tasse ed anche il loro stipendio", dice il leader della Cgil. Manovra, Boccia (Pd): "aiuta i ricchi e lascia i poveri senza cure "Mentre il governo Meloni regala miliardi ai redditi più alti, 5,8 milioni di italiani - il 9,9% della popolazione - rinunciano a curarsi. È la fotografia di un Paese rovesciato: i ricchi ricevono di più, i poveri restano soli". Così il presidente dei senatori Pd, Francesco Boccia. "I dati Istat e Banca d'Italia - riprende - lo dicono con chiarezza: un dirigente o un manager guadagnerà oltre 400 euro in più dal taglio Irpef, un operaio appena 23. Una redistribuzione al contrario, che toglie a chi ha meno per dare a chi ha di più. E mentre i salari perdono valore e la sanità pubblica crolla, il governo sceglie di premiare chi non ha bisogno. Non è solo un errore economico, è una questione morale e politica. La destra al governo racconta la favola del merito, ma costruisce un Paese dove la povertà diventa una colpa e la malattia un lusso". Manovra, Calandrini (FdI): "Mette al centro le famiglie "In tre anni l'Italia ha voltato pagina: conti in ordine, debito su un sentiero sostenibile e occupazione ai massimi storici", dice al Riformista il presidente della commissione Bilancio de Senato, Nicola Calandrini, parlando di una manovra che "consolida le fondamenta del Paese e mette al centro famiglia, lavoro e impresa". "Questa legge di bilancio è la quarta del governo Meloni e rappresenta - prosegue - la prosecuzione di un percorso preciso, fondato su responsabilità, visione e coerenza. In tre anni l'Italia ha voltato pagina: conti in ordine, debito su un sentiero sostenibile e occupazione ai massimi storici. È la dimostrazione che si può crescere senza sforare, sostenere senza sprecare".
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