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Economia e Finanza
Manovra: via libera del Senato, passa alla Camera. Giorgetti: "Abbiamo fatto cose che semb...
Oggi 23-12-25, 15:33
AGI - Il Senato ha approvato la manovra con voti 110 favorevoli, 66 contrari e due astenuti. L'Assemblea ha approvato anche - con 110 voti favorevoli, 62 contrari e un astenuto - la nota di variazione dal Bilancio. Il testo della legge di Bilancio passa ora alla Camera per la seconda lettura parlamentare. Giorgetti, tutto è bene ciò che finisce bene "Tutto è bene ciò che finisce bene. Sono convinto che sia una buona legge di bilancio che conferma una traiettoria positiva per il Paese e per gli italiani. Andiamo avanti". Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, lo ha detto ai cronisti al Senato dopo l'approvazione della finanziaria. "La manovra vale circa 22 miliardi. Siamo intervenuti su questioni che sembravano quasi impossibili - ha sottolineato -. La tassazione solo al 5% degli aumenti contrattuali, veniva da sempre chiesto dai sindacati e lo abbiamo fatto, naturalmente per i lavoratori dipendenti con i redditi più bassi. Anche la tassazione all'1% dei salari di produttività credo che sia anche sintomatica della direzione verso cui si deve andare. Un bilancio positivo - ha insistito - che dimostra come ancora una volta tutto il governo alla fine sostiene questa linea che abbiamo impostato tre anni fa". Per le opposizioni con la legge di Bilancio si poteva fare qualcosa di più per le imprese? "L'opposizione dice sempre che si può fare di più, c'era anche una canzone... ma penso che le richieste fatte da Confindustria prima" dell'avvio della discussione della manovra al Senato "alla fine quadrano esattamente col tipo di risposte che abbiamo dato come governo", ha sottolineato Giorgetti. Ironia Giorgetti, a Salvini porto un pò di carbone... "Salvini? Magari gli porto un po' di carbone sotto l'albero, ma siamo in transizione green quindi non si usa più". Così Giancarlo Giorgetti, ministro dell'Economia, scherza con i cronisti sui rapporti con il leader della Lega dopo il via libera del Senato alla manovra. La 'giornata' a Palazzo Madama Il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ha posto, nell'Aula del Senato, la fiducia sul maxiemendamento alla manovra. Il voto di palazzo Madama è previsto oggi. "La mia prudenza è stata accusata di essere sostanzialmente priva di coraggio, priva di visione" ma "la nostra prudenza non è affatto stagnante" e "del risparmio che noi abbiamo ottenuto in materia di oneri finanziari e di interessi, non soltanto abbiamo cominciato a beneficiarne noi oggi, ne beneficeranno anche i governi a venire, spero non i vostri ma sicuramente nell'orizzonte di dieci anni". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo in replica nell'Aula del Senato al termine della discussione generale sulla manovra, rivolgendosi alle opposizioni. "E sicuramente ne beneficeranno quei giovani di cui tanti hanno parlato oggi e che potranno pensare o auspicare delle misure ancora più incisive a loro favore", ha aggiunto il ministro. Giorgetti, "solo prudenza" "Bisogna guardare all'essenziale e non nel dettaglio", sussurra il ministro Giancarlo Giorgetti all'AGI durante una pausa dei lavori al Senato. Le polemiche sulle misure pensionistiche che hanno portato il governo sull'ottovolante sono alle spalle. Il responsabile dell'Economia guarda avanti: "L'accusa rivolta al governo è di attuare una politica di austerità" ma "questa politica di austerità io la traduco con il termine prudenza" per "il livello del debito pubblico che ha questo Paese", dice nell'Aula del Senato. "Non so se tutto questo passerà alla storia, so soltanto che grazie a questo tipo di politica l'Italia si presenta a testa alta in Europa e nel mondo", afferma il titolare del dicastero di viale XX settembre. "Della nostra prudenza ne beneficeranno i governi a venire per i prossimi 10 anni, spero non vostri", osserva. Insomma, il ministro dell'Economia ribadisce la centralità del percorso di risanamento dei conti pubblici e guarda con ottimismo al futuro economico del Paese: l'obiettivo è di riportare il deficit sotto la soglia del 3%. E di far sì che l'Italia rimanga anche nei prossimi mesi in una situazione che porta fiducia nei Btp, lo spread in calo e prevede prospettive di crescita legate, tra l'altro, al completamento del Pnrr. La linea è che anche dopo il varo della legge di bilancio non si pensi di abbandonare la strada intrapresa, neanche in vista della prossima manovra che nei partiti del centrodestra già definiscono 'elettorale'. Il responsabile dell'Economia illustra le misure della legge di stabilità. Da anni vige il monocameralismo, le democrazie si aggiornino, la premessa. Sulla sanità "uno stanziamento, un aumento di risorse di 6 miliardi mai visto nei tempi recenti. E abbiamo cominciato a farci carico anche di costi che esattamente propriamente nostri non sono. Il payback sanitario non l'ho inventato io". La riforma della previdenza complementare "che coraggiosamente abbiamo affrontato" è un "tema ineludibile". Sugli investimenti "Confindustria si era presentata chiedendo cose che pensava di non ottenere e le ha ottenute", il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo "ha firmato i contratti del pubblico impiego che erano vecchi e fermi da anni e anche questa è una cosa storica, un fatto nuovo". Poi la rivendicazione sulla tassa sui pacchi: "Ci sono negozi costretti a chiudere". Le riserve auree della Banca d'Italia: "L'oro è chiaramente del popolo italiano", taglia corto. Il ministro dell'Economia, accusato nei giorni scorsi dall'opposizione, di essersi chiuso in un bunker e di non confrontarsi sulle misure, ieri ha partecipato ai lavori in Commissione e oggi a quelli dell'Aula, in attesa che domani arrivi il via libera al voto di fiducia che porrà il governo: "Sono soddisfatto. E' come arrivare in vetta, il sentiero è tortuoso ma l'importante è arrivare all'obiettivo. Come arrivare in vetta, il sentiero è tortuoso e non c'è un'altra strada".
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