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Economia e Finanza
Market mover: focus su shutdown, dazi, trimestrali e Fmi
Oggi 12-10-25, 02:10
AGI - La prossima settimana il focus sarà sui dazi con Donald Trump che ha riacceso le tensioni commerciali con la Cina, dichiarando che imporrà, a partire dal primo novembre, tariffe aggiuntive del 100% a Pechino e minacciando di annullare il vertice programmato tra due settimane in Corea del Sud con il presidente Xi Jinping. Riflettori puntati anche sulla Francia, dove Emanuel Macron ha nominato di nuovo Sebasdtiaen Lecornu primo ministro, a 4 giorni dalle sue dimissioni, dopo aver incontrato all'Eliseo i leader dei partiti, tranne quelli del Rassemblement National e di La France Insoumise. Lecornu ha accettato l'incarico, mentre le opposizioni sono insorte e fonti vicine a Macron riferiscono che "esiste un cammino possibile per trovare dei compromessi sul bilancio" ed evitare le elezioni anticipate. Intanto in settimana sono previsti alcuni importanti dati macro Usa, anche se la loro pubblicazione non è certa, considerato lo shutdown ancora in atto negli Usa. Tra questi dati dovrebbero esserci mercoledì quelli dell'inflazione Usa, attesi in lieve recupero ed importanti ai fini della decisione Fed di fine mese. Giovedì sono in calendario le vendite al dettaglio di settembre e lo stesso giorno sono in agenda i prezzi alla produzione. L'uscita dei dati però è in forse per colpa dello shutdown che è entrato nella sua seconda settimana, senza che siano in vista intese tra repubblicani e dem. In area euro, non sono previsti dati rilevanti, mentre in Cina mercoledì avremo l'inflazione e i prezzi alla produzione, che dovrebbero confermare la deflazione in atto. Sul fronte delle banche centrali, avremo vari interventi di banchieri Bce e Fed alcuni dei quali durante il meeting annuale del Fmi, che partirà lunedì e terminerà il 18 ottobre. Da seguire martedì soprattutto l'intervento di Jerome Powell su politica e outlook economico, e quello di giovedì di Christine Lagarde. Martedì partirà la stagione delle trimestrali del terzo trimestre con, come da tradizione, i risultati delle grandi banche Usa a fare da apripista (il 14 JpMorgan. Goldman Sachs, Wells Fargo e Citigroup; il 15 Bank of America e Morgan Stanley). "La prossima settimana - commentano gli analisti - si riaccenderanno le tensioni geopolitiche e potremmo assistere a delle prese di beneficio sui mercati azionari. Anche il dollaro e il prezzo del petrolio potrebbero risalire, mentre l'oro, che senza il riacutizzarsi dello scontro tra Usa e Cina avrebbe potuto calare, potrebbe toccare nuovi massimi storici".
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