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Estero
Massiccio attacco russo su Kiev. Almeno 18 morti, di cui 4 minori
Oggi 28-08-25, 18:20
AGI - Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime dell'attacco aereo russo su Kiev: secondo l'aggiornamento fornito dal capo dell'amministrazione militare della capitale, Timur Tkachenko, i morti sono 18, di cui quattro minorenni. Intanto, proseguono le operazioni di sgombero delle macerie da un edificio residenziale nel quartiere Darnitsky della capitale e i soccorritori stanno estraendo i corpi da sotto le macerie. Le forze russe hanno lanciato circa 630 tra droni e missili contro obiettivi in tutta l'Ucraina. I raid sulla capitale ucraina hanno danneggiato anche la sede della missione diplomatica Ue e gli uffici del British Council, facendo scattare un coro di condanne internazionali contro il Cremlino. Circa un centinaio di persone hanno trovato rifugio in una stazione della metropolitana, alcune con sacchi a pelo, altre insieme ai propri animali domestici. Si tratta di uno degli attacchi più gravi contro Kiev dall’inizio della guerra, dopo quello del 31 luglio che causò oltre 30 morti, inclusi cinque bambini. Nell'attacco aereo, partito alle 3 del mattino, le autorità hanno segnalato impatti in più di 20 località; un edificio di cinque piani nella zona orientale della città è stato completamente distrutto. Mosca sostiene di aver preso di mira "con successo" solo "obiettivi militari". Tra le vittime risultano tre minori, di due, sette e 17 anni. I feriti sono almeno 45, mentre tre persone sono state estratte vive dalle macerie. Il sindaco Vitali Klitschko ha dichiarato per domani una giornata di lutto cittadino. Right now in Kyiv, first responders are clearing the rubble of an ordinary residential building after a Russian strike. Another massive attack against our cities and communities. Killings again. Tragically, at least 8 people have already been confirmed dead. One of them is a… pic.twitter.com/aukkujC9ji — Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) August 28, 2025 Il vertice a Palazzo Chigi A Palazzo Chigi il vertice con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e tra gli altri, i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini e il ministro della Difesa, Guido Crosetto. "Ennesimo attacco russo nella notte sull'Ucraina con droni e missili che hanno provocato morti innocenti e danneggiato alcuni edifici, tra cui quello della Delegazione Ue. Esprimo il mio cordoglio a tutto il popolo e la mia vicinanza alle istituzioni dell'Unione Europea per questo grave atto di violenza", ha scritto su X. "Il governo italiano è in prima linea per raggiungere una pace giusta e duratura, per garantire la sicurezza dell'Ucraina e di tutti i cittadini europei", ha spiegato. Tajani: "No ai militari italiani, garanzie sul modello Nato" "Non invieremo militari in Ucraina". Lo ha ribadito il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in conferenza stampa nella sala stampa di palazzo Chigi al termine del Cdm. "Riteniamo che sia più forte ispirarsi all'articolo 5 della Nato per garantire la sicurezza, con gli Stati Uniti e altri Paesi che firmano un trattato con l'Ucraina di mutua assistenza e in caso di attacco esterno intervengono a difesa", ha aggiunto Tajani. Le reazioni La condanna dall'Europa è stata immediata: al premier britannico Keir Starmer, che ha parlato di "attacco insensato", ha fatto eco il presidente francese, Emmanuel Macron, che ha definito le azioni di Mosca "terrore e barbarie". 629 missiles et drones en une nuit sur l’Ukraine : voilà la volonté de paix de la Russie. Terreur et barbarie. Plus d’une dizaine de morts, dont des enfants. Des zones résidentielles et des infrastructures civiles ciblées. Les bureaux de la Délégation de l’Union européenne… — Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) August 28, 2025 "L'attacco che ha colpito nelle immediate vicinanze della rappresentanza della nostra Unione", ha dichiarato Ursula von der Leyen, "è un altro triste promemoria della posta in gioco"; la presidente della Commissione europea ha poi assicurato la "massima pressione sulla Russia" ribadendo che "presto" verrà presentato il 19esimo pacchetto di sanzioni. I'm outraged by the missile and drone attack on Kyiv, killing men, women and children. And damaging our EU diplomatic mission. My thoughts go to our brave staff. Russia's strikes on Kyiv will only strengthen Europe's unity and Ukraine's defiance ↓ https://t.co/VzuBWIPxzH — Ursula von der Leyen (@vonderleyen) August 28, 2025 Lo stallo dei negoziati I bombardamenti aerei su Kiev erano stati relativamente moderati nel corso di questo mese, quando il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha accelerato gli sforzi diplomatici - per ora vani - di porre fine alla guerra incontrando prima il suo omologo russo, Vladimir Putin, in Alaska e poi a Washington lo stesso Zelensky con i leader europei e della Nato. Trump ha spinto per un vertice bilaterale tra i leader russo e ucraino, ma Mosca continua a respingere l'idea limitandosi a sottolineare la necessità di preparare in modo accurato l'incontro. Zelensky ha appoggiato l'iniziativa, ma ha chiesto garanzie di sicurezza agli alleati occidentali per prevenire qualsiasi futuro attacco russo in caso di accordo di pace. Domani, proprio su questo tema, è previsto a New York un incontro tra alti funzionari ucraini e statunitensi. Zelensky, alla vigilia di un nuovo incontro della sua amministrazione con funzionari statunitensi a New York, ha denunciato “segnali molto arroganti e negativi da Mosca riguardo ai negoziati”, invocando maggiore pressione internazionale per “costringere la Russia a fare passi concreti”. Il leader di Kiev è tornato a chiedere un aumento delle pressioni su Mosca anche da parte di alleati come Cina e Ungheria, a parole favorevoli a una soluzione diplomatica della crisi. Pechino ha invitato le parti in conflitto a "creare le condizioni per una soluzione politica" poco dopo aver annunciato che Putin, insieme al dittatore nordcoreano Kim Jong-un, saranno al fianco del presidente Xi Jinping nella parata militare del 3 settembre nella capitale cinese per gli 80 anni della fine della Seconda Guerra Mondiale. Russia, attacchi continuano Non ci sono accordi per una "tregua aerea" durante il conflitto in Ucraina, ha sottolineato ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitrii Peskov rispondendo alla condanna europea degli ultimi massicci attacchi al Paese, mentre si intensificano gli sforzi per una soluzione diplomatica. "Non sono stati raggiunti accordi su questo argomento", ha detto Peskov alla stampa che gli chiedeva dell'idea di una "tregua aerea". Clicca qui e iscriviti al nostro canale Whatsapp! Le notizie dell'Agenzia Italia ora anche sul tuo smartphone
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