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Estero
New York, i volti di chi ha chiesto aiuto all'Onu e ha trovato una nuova vita
Oggi 21-10-25, 17:48
AGI - Storie condivise, volti, percorsi personali, sfide. Ma soprattutto quei volti che si ripetono, uno dopo l’altro, lungo il corridoio principale del Palazzo di Vetro, e che accompagnano il visitatore in un viaggio alla riscoperta dell’umanità globale, del concetto di “noi”, come comunità solidale, dove le differenze rappresentano una ricchezza. Sono i volti di chi ha chiesto aiuto all’Onu e ha trovato una nuova vita, ha superato ostacoli. In un mondo polarizzato e dominato dai nazionalismi, un messaggio multilaterale che non poteva non arrivare dall’Onu, unico luogo fisico dove anche gli opposti si incontrano. Per gli 80 anni dalla fondazione delle Nazioni Unite, il segretario generale Antonio Guterres ha inaugurato la mostra “Uniti nella vita, uniti nel futuro”, organizzata con il sostegno di Italia, Svizzera e Slovenia, nell’ambito delle celebrazioni per i 70 anni dall’ingresso del nostro Paese nell’Organizzazione. “Le Nazioni Unite - ha ricordato Guterres - sono profondamente impegnate a sostenere i più vulnerabili, in particolare nei contesti di conflitto o di disastro, e attraverso la promozione dello sviluppo sostenibile. Alcune delle persone qui presentate si sono rivolte all’Onu in momenti di estrema necessità e vi hanno trovato sicurezza, rifugio, nutrimento e altro ancora”. “Altre - ha aggiunto - hanno potuto accedere all’assistenza sanitaria, sfuggire a un matrimonio precoce, iscriversi a scuola o trovare un lavoro". L'ambasciatore Maurizio Massari ha ricordato all’inaugurazione che “non c’è modo migliore per festeggiare questi due importanti anniversari che attraverso storie e volti ritratti nell’esposizione di coloro che, in tutto il mondo e in vari settori, beneficiano quotidianamente dell’attività dell’Onu”. Evocando le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella alle celebrazioni, il 16 ottobre, degli ottant’anni della Fao a Roma, sull’importanza del multilateralismo quale “unico paradigma in grado di dare risposte ai bisogni globali”, Massari ha sottolineato alcuni aspetti dell’impegno italiano: “Ospitiamo in Italia il terzo hub Onu dopo New York e Ginevra, siamo i settimi contributori alle missioni di peacekeeping, i primi occidentali e, nel 2024, siamo entrati tra i primi dieci contributori al bilancio dell’Onu”. L’ambasciatore ha ringraziato i rappresentanti degli Stati membri presenti all’inaugurazione per il sostegno alla recente elezione dell’Italia al Consiglio dei Diritti umani con 179 voti, valsi ad assicurare la posizione più alta registrata da un Paese occidentale negli ultimi 16 anni. La mostra “Uniti nella vita, uniti nel futuro” si compone di una galleria di oltre duecento immagini provenienti dai 193 Stati membri che illustrano l’impatto sulla vita delle persone dell’attività dell'Onu su pace, sicurezza, sviluppo sostenibile, diritti umani, commercio internazionale e tutela ambientale. Tra i 24 pannelli in esposizione in questi giorni presso c'è anche la storia di Luca, studente ritratto dinanzi alla Cattedrale di Palermo, che richiama il ruolo dell’Unesco nella protezione del patrimonio culturale e immateriale e il primato dell’Italia per siti inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’organizzazione.
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