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Politica
Ostia "offesa" da campagna pubblicitaria per Suburra. Netflix fa retromarcia
Oggi 10-10-25, 17:27
AGI - "Perdi la fermata, finisci ad Ostia, ti senti scossa, agitata. Ed è subito Suburra". Non è passato inosservato il messaggio con cui Netflix pubblicizza, sui pannelli elettronici delle stazioni della metropolitana di Roma, la serie televisiva genere crime che ha tra i protagonisti l'attore Alessandro Borghi. Un 'claim' che solleva la protesta 'bipartisan' della politica capitolina. Così da indurre la piattaforma a fare una rapida retromarcia su richiesta del sindaco di Roma. "Ostia merita rispetto non pregiudizi", dice Roberto Gualtieri. "Ho chiesto a Netflix di ritirare la campagna pubblicitaria che offende Ostia e la sua comunità e apprezzo la sua decisione di farlo immediatamente", annuncia il sindaco. Gualtieri, "Iniziativa fuori luogo" "Si è trattato di un'iniziativa pubblicitaria fuori luogo: il lavoro quotidiano dei cittadini, delle associazioni e delle istituzioni racconta una realtà diversa, che non può essere ridotta a uno stereotipo", rileva il primo cittadino. L'assessore 'sfida' Netflix Una “campagna infelice” anche per l’assessore al Patrimonio e alle politiche abitative di Roma, Andrea Tobia Zevi che rilancia invitando Netflix “a raccontare l’altra Ostia quella che crea, che compete, che accoglie, che progetta, che sostiene, magari proprio con una serie o un documentario”. Il presidente del Municipio: "al vaglio azioni legali" “Una campagna profondamente denigratoria e offensiva nei confronti di Ostia e dei suoi cittadini”, sottolinea il presidente del Municipio X Mario Falconi, uno dei primi a sollevare il ‘caso’. Il ‘mini sindaco’ ha dato mandato ad uno studio legale per “valutare ogni azione utile per tutelare la rispettabilità del territorio e dei suoi cittadini” I consiglieri di Forza Italia, "danno di immagine" Netflix nel mirino anche dai consiglieri capitolini di Forza Italia perché "si tratta di un danno di immagine e di reputazione per Ostia, una città fatta di uomini e donne per bene che vogliono riscatto e attenzione da un Campidoglio sempre più distratto", affermano Francesco Carpano e Marco Mambor. Una reclame offensiva, lamentano, che "può costituire anche un danno reale al valore degli immobili di Ostia impattando sul settore commerciale e immobiliare. Atac è stata distratta nell'autorizzare questi manifesti, intervenga subito. Ostia merita rispetto".
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