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Cronaca
Papa Francesco in condizioni critiche ma stazionarie, la prognosi resta riservata
Oggi 25-02-25, 20:38
AGI - "Rimangono critiche ma stazionarie" le condizioni cliniche di Papa Francesco. Il bollettino medico, diramato ogni sera dalla sala stampa vaticana, non presenta novità rispetto a ieri. O meglio, conferma il "lieve miglioramento" registrato ieri perché neanche oggi, si legge, "si sono verificati episodi acuti respiratori e i parametri emodinamici continuano a essere stabili". La novità è la tac di controllo programmata - la terza dal giorno del ricovero del 14 febbraio - per il monitoraggio radiologico della polmonite bilaterale, della quale però non è stato reso noto l'esito, che si presume possa essere decisivo per l'andamento delle terapie. "La prognosi resta riservata", confermano i medici che ieri avevano riferito di alcuni esami di laboratorio migliorati e che la lieve e iniziale insufficienza renale non destava preoccupazione. Anche stamani la sala stampa aveva confermato, dopo aver reso noto che il riposo era andato bene e "per tutta la notte", l'assenza di crisi respiratorie. L'ossigenoterapia comunque continua, presumibilmente con flussi e percentuale di ossigeno modulati al bisogno. Fatto sta che Papa Francesco conferma, nonostante il quadro complesso e l'età, una tempra d'acciaio. Anche oggi ha continuato l'attività lavorativa, dopo aver ricevuto l'Eucarestia. Non solo è stato pubblicato il Messaggio per la Quaresima, nel quale ha esortato a confrontarsi, "per essere migliori", con i migranti, ma ha firmato la nomina di alcuni vescovi. E ha inviato un Messaggio ai partecipanti al IV Congresso latinoamericano del Ceprome riguardo all'Intelligenza Artificiale richiamando a una responsabilità per rafforzare la protezione dei minori dagli abusi sessuali ("estirpare questo cancro dalla società"). Sempre oggi inoltre è stato reso noto l'annuncio di un Concistoro per decidere la data di due canonizzazioni (5 i nuovi venerabili, tra cui Salvo D'Acquisto che procede verso la Beatificazione) e la modifica che Papa Francesco ha apportato a due leggi sull'organizzazione del Governatorato della Città del Vaticano. Modifiche che hanno permesso la nomina di due segretari generali e l'ampliamento di "poteri" a suor Raffaella Petrini, che Bergoglio ha voluto a capo dell'ente. Carica che entra in funzione il primo marzo. Il cappellano del Gemelli invoca la 'salus' per Francesco "Dacci oggi la nostra salute quotidiana La parola salute viene dal latino salus e ha un doppio significato, salute del corpo e salvezza dell'anima. Chiediamola per noi, per quanti sono ricoverati in questo ospedale e per il nostro amato Papa. Dacci la possibilità che il nostro Papa possa continuare a servire il Vangelo". Lo ha detto don Nunzio Currao, il cappellano del Gemelli dove Papa Francesco è ricoverato dal 14 febbraio, al termine dell'ora di Adorazione eucaristica nella cappella dell'ospedale, prima dell'inizio della messa. Nel momento delle preghiere, don Nunzio ha pregato per il Pontefice: "Sostienilo in questo momento di prova e malattia" ha detto invocando il Signore. Continuano le preghiere al Gemelli, "fiducia nel Signore" Continua il sostegno per il Papa ricoverato dal 14 febbraio al Policlinico Gemelli. Nella cappella interna prima l'Adorazione e poi la messa. Fuori vengono tanti fedeli, ma anche molti familiari di persone ricoverate. Tanti lasciano un lumino o un fiore. Oggi c'è anche un gruppo di religiosi dell'associazione vietnamita, arrivati intorno alle 12.30: restano in preghiera, in assoluto silenzio, davanti alla statua di Papa Giovanni Paolo II diventata ormai punto di incontro e raccoglimento per tanti in questi giorni particolari. Laddove ogni pomeriggio si svolge anche il rosario. E don Nunzio, cappellano al Gemelli, lo ricorda con una piccola 'frecciata' alla stampa: "Presso la statua di Giovanni Paolo II oggi pomeriggio come ogni giorno faremo il rosario sperando che i giornalisti ci lascino pregare in santa pace fate il vostro lavoro ma con discrezione" ha chiesto. Poi ha annunciato che "domani per la messa sarà con noi il cardinale Vicario Baldo Reina". "Siamo qui per solidarietà, affetto e fiducia nel Signore" ha spiegato padre Giuseppe conversando con l'AGI prima di restare in silenzio per la preghiera.
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