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Estero
Piogge torrenziali e venti a 280Km/h. L'uragano Melissa ha raggiunto cuba
Oggi 29-10-25, 07:31
AGI - L'uragano Melissa ha raggiunto le coste di Cuba, dove stanno si registrano le prime inondazioni e i primi ingrossamenti di fiumi, poche ore prima che l'uragano tocchi terra nella parte orientale dell'isola. Secondo quanto riportato dai media ufficiali, alcune città hanno già accumulato fino a 90 millimetri (o litri per metro quadrato) nelle province orientali di Granma e Santiago de Cuba. Nella città di Santiago de Cuba, la seconda città più popolosa dell'isola, si segnalano già inondazioni in aree come Los Coquitos, La Alameda, San Pedrito e Ferreiro. È stato segnalato anche il livello di diversi fiumi nella regione, così come un'inondazione nella città orientale di Chivirico.Secondo il quotidiano ufficiale Cubadebate, squadre di soccorso e recupero sono state mobilitate nelle aree più difficili da raggiungere per proteggere le popolazioni. L'uragano ha riacquistato la categoria 4, secondo l'ultimo rapporto del National Hurricane Center (NHC) degli Stati Uniti. Con venti massimi sostenuti di 215 km/h, l'uragano si trova a 175 km a sud-ovest di Guantanamo, a Cuba, e si sta muovendo verso la parte orientale dell'isola a circa 15 km/h. Melissa ha attraversato la Giamaica martedì come uragano di categoria 5, con venti superiori a 280 km/h, e successivamente si è indebolito a categoria 3 prima di riprendere forza nel suo percorso verso Cuba. Attualmente, l'occhio dell'uragano si trova a circa 260 km a sud-ovest di Guantanamo, una delle aree orientali dell'isola già colpite dalla tempesta, con forti piogge e venti. La testimonianza "Si sta avvicinando, piove molto, ma vento e acqua con forza sono previsti soprattutto da questo pomeriggio/sera e domani. Speriamo non esageri!" Padre Massimo Miraglio, Missionario Camilliano, parla dell'avvicinarsi dell'uragano Melissa mentre lui stesso è rimasto bloccato a Jeremie a causa del brutto tempo. Raggiunto dall'Agenzia Fides al termine della messa celebrata questa mattina, ora italiana, padre Miraglio racconta di non essere riuscito a tornare nella Parrocchia Nostra Signora del Soccorso, a Pourcine Pic Makaya di cui è parroco. "Melissa avanza molto lentamente, sta devastando il territorio della Jamaica e a partire da oggi pomeriggio si avvicinerà lungo le coste di Haiti e salirà verso Cuba. Sarà molto vicino alla zona in cui io abito, appunto nella Grand'Anse. Ci aspettiamo delle conseguenze devastanti soprattutto per il passaggio di fortissimi venti e della forte pioggia che in pochissimo tempo dovrebbe cadere. Aspettiamo gravi inondazioni, ed intere comunità saranno isolate a lungo; le già fragili infrastrutture, strade, ponti, scuole, centri medicali saranno molto colpiti e il bilancio in vite umane potrebbe essere pesante." "Purtroppo sono bloccato a Jeremie, non sono riuscito a salire in parrocchia in quanto da una settimana piove e tutti i sentieri che portano verso le montagne sono bloccati. Qui ci stiamo preparando per passare la notte al sicuro e mettere al riparo ciò che potrebbe servire per il futuro, soprattutto medicine, teloni, generi alimentari, vestiti, soprattutto per la parrocchia per un intervento che al momento non riusciamo ne' a prevedere ne' a quantificare. La gente anche qui a Jeremie ha di per sé poche possibilità, vive in case molto precarie, non ha possibilità di stoccaggi, mettere da parte delle cose. Vivranno momenti molto drammatici". "In provincia la situazione sarà ancora più tragica perché le comunità, come la mia, rimarranno isolate per molto tempo. Da qui anche l'impegno a vedere come poter raggiungere Pourcine subito dopo il passaggio di Melissa per portare almeno qualche piccolo aiuto." "Haiti colpita un'altra volta da un violento uragano" prosegue padre Massimo con voce stanca e sofferente"- L'ultimo che aveva devastato la zona risale al 2016. Mattew aveva messo la regione completamente in ginocchio e dopo 9 anni ci prepariamo a vivere uno scenario molto simile. Tutta la costa sarà colpita. Nella capitale Port au Prince anche se non sarà colpita direttamente, vista la situazione drammatica nella quale vivono centinaia di migliaia di persone, anche una pioggia battente, con vento per due, tre giorni creerà immensi problemi alla popolazione che soprattutto vive in campi per sfollati, in abitazioni assolutamente non adeguate." "Cerchiamo di vivere questa ennesima sofferenza con fede, con speranza. Tante veglie di preghiera dove la gente in questi ultimi giorni si è riunita per chiedere grazia, forza e coraggio in questi momenti veramente difficili. A partire da ieri sera molti abitanti dei quartieri popolari di Jeremie hanno lasciato le loro case e passano soprattutto le ore notturne nelle scuole o in stabili che sono a disposizione come rifugi. Rimane sempre comunque forte la speranza che questo passaggio di Melissa non ci distrugga completamente". "E' certo che la situazione è veramente molto difficile, molto fragile, soprattutto come dicevo in montagna, nelle zone più nelle zone più isolate, dove vivono le comunità nelle montagne che circondano tutta Jeremie. Lì la situazione sarà veramente difficile perché, anche a causa del disboscamento, dei sentieri, dei fiumi, è sempre più difficile. Si creeranno situazioni ambientali veramente complicate. La gente purtroppo non vive in vere e proprie case, ma in rifugi, strutture molto fragili che alle prime piogge e ai primi venti cadranno. Andiamo avanti. Cominciamo a pensare anche come fare poi per andare in aiuto alla gente. Saranno momenti molto difficili per gran parte della popolazione" conclude il missionario che invoca preghiere alla Madre Celeste.
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