s

Estero
Putin attacca l'Ue: “Idioti, si danneggiano da soli con le sanzioni”
Ieri 13-05-25, 19:43
AGI - “Quegli idioti si fanno male con le loro stesse sanzioni”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin parlando dei leader occidentali durante un incontro con i membri della Delovaya Rossiya (Russia degli Affari), che rappresenta migliaia di piccole e medie imprese. “Non si può avere paura di nuove sanzioni, ma bisogna essere preparati a tutto: non si può avere paura. Chi comincia ad avere paura perderà subito tutto”. Secondo Putin, le maggiori economie mondiali stanno entrando in recessione solo per danneggiare la Russia: “Dobbiamo ovviamente tenerlo presente: possono fare ciò di cui parlano pubblicamente. E noi, ovviamente, dobbiamo almeno minimizzare le conseguenze negative”. I leader dei Paesi occidentali agiscono a proprio danno: “Sembra che non faranno mai questo o quello perché li danneggia. Ma lo fanno, quegli idioti – oh, scusatemi, vi prego”. Gli Stati Uniti continuano a comprare uranio russo Gli Stati Uniti continuano ad acquistare combustibile nucleare russo, ha dichiarato il presidente Vladimir Putin durante l'incontro con i membri di Business Russia. “Nonostante tutto, gli Stati Uniti hanno agito in modo molto pragmatico, senza dimenticare se stessi. Continuiamo a fornire combustibile nucleare agli Stati Uniti”, ha detto Putin. “Perché? Perché è redditizio”, ha aggiunto. Gli Stati Uniti avevano precedentemente limitato le importazioni di uranio russo (fino al 2027 incluso) e prevedono di interrompere l'importazione di prodotti russi a base di uranio a partire dal 2028. La Russia ha risposto limitando temporaneamente le esportazioni di uranio arricchito verso gli Stati Uniti o quelle derivanti da contratti di commercio estero con persone registrate nella giurisdizione statunitense. Le restrizioni prevedono un'eccezione: le spedizioni sono possibili in base a licenze una tantum rilasciate dal Servizio Federale per il Controllo Tecnico e delle Esportazioni. Rosatom non ha rivelato la quantità di uranio esportata nel 2023 (l'azienda statale e la sua divisione combustibili devono ancora pubblicare il rapporto del 2024), osservando solo, nel rapporto del 2023, che rappresentava il 17% del mercato globale del combustibile nucleare. Rosatom ha adempiuto pienamente a tutti gli obblighi previsti dai contratti esistenti, avendo consegnato prodotti di uranio a 33 clienti in 14 Paesi. Gli acquirenti tradizionali rimangono America Latina, Africa, Medio Oriente e Asia. Nel 2023, la Russia ha prodotto 2.700 tonnellate di uranio; Rosatom dispone anche di impianti di produzione in Kazakistan. Lavrov guiderà la delegazione russa ai colloqui di Istanbul Sarà il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov a guidare giovedì la delegazione russa ai colloqui di Istanbul sull'Ucraina. Lo scrive il giornalista ucraino filorusso Yuri Podoliaka citando il sito Kp. Se dovesse essere davvero Lavrov a guidare la delegazione, significherebbe che Putin diserterà l'appuntamento con il leader ucraino Volodymyr Zelensky, cui avrebbe potuto partecipare anche il presidente americano Donald Trump. “La delegazione comprenderà anche il consigliere del presidente della Federazione Russa per la politica estera Yuri Ushakov”, ha spiegato. Zelensky: “Putin non vuole che la guerra finisca” “Penso che Putin non voglia che la guerra finisca, non voglia un cessate il fuoco, non voglia negoziati”, ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante una conferenza stampa a Kiev. “Faremo di tutto per garantire che questo incontro abbia luogo”, ha detto Zelensky ai giornalisti, riferendosi all'incontro con il presidente russo. Zelensky ha chiesto di imporre un pacchetto di sanzioni più incisivo se Putin respingerà la richiesta di un incontro in Turchia questa settimana. “Questo dovrebbe essere il pacchetto di sanzioni più forte”, ha dichiarato, aggiungendo che un eventuale rifiuto di Putin all'incontro sarebbe un chiaro segnale che non hanno intenzione di porre fine alla guerra. Trump manda i suoi due inviati speciali a Istanbul Per il Kiev Indipendent, invece, gli inviati speciali del presidente Trump, Steve Witkoff e Keith Kellogg, andranno a Istanbul per possibili colloqui di pace tra Ucraina e Russia. La Tass cita il vice capo del ministero degli Esteri russo Sergei Ryabkov, secondo il quale è previsto un nuovo round di negoziati tra Russia e Stati Uniti. La sua attuazione dipenderà dall'attuazione degli accordi già raggiunti dalle parti. “È stato programmato, ma non ci sono date specifiche. A seconda di come andrà l'attuazione degli accordi già raggiunti con gli americani, decideremo quando sarà meglio tenere questo round in futuro”, ha detto Ryabkov, rispondendo a una domanda dell'agenzia TASS su un nuovo round di colloqui bilaterali, che avrebbe incluso anche il lavoro delle missioni diplomatiche dei due Paesi. Ambasciatore Usa, "Trump frustrato prima con Kiev e ora con Mosca" "Sapete che il presidente Trump ha espresso la sua frustrazione con la Russia. Prima era frustrato con l'Ucraina. Al momento penso che siamo più vicini che mai alla fine della guerra e dei combattimenti". Lo ha affermato l'ambasciatore Usa alla Nato Matthew G. Whitaker alla vigilia della riunione informale dei ministri degli Esteri ad Antalya, in Turchia. "Penso che sia un grande passo ma dobbiamo vedere come si evolverà la situazione giovedì e procedere un passo alla volta. E' difficile prevedere cosa succederà dopo", ha aggiunto, facendo riferimento all'incontro a Istanbul al quale Zelensky ha accettato di prendere parte mentre Putin sembra che non parteciperà, lasciando la guida della delegazione al ministro degli Esteri di Mosca, Sergei Lavrov. Per Whitaker, "questo incontro è davvero la cosa più incoraggiante che abbiamo avuto negli ultimi tre anni di questa guerra infinita e davvero inutile".
CONTINUA A LEGGERE
2
0
0
Guarda anche
Agi
Ieri, 23:48
Jannik Sinner è ai quarti di finale degli Internazionali di Roma
Agi
Ieri, 23:45
Israele chiede l'evacuazione immediata del Nord di Gaza
Agi
Ieri, 23:13
Lucio Corsi, il duro non riuscito che scatena applausi
Agi
Ieri, 22:03