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Cronaca
Ragusa, 17enne rapito in piazza da due uomini armati e incappucciati
Oggi 26-09-25, 13:41
AGI - Un giovane non ancora maggiorenne è stato rapito ieri sera al quartiere Forcone di Vittoria nel Ragusano. Un commando di due uomini armati e incappucciati a bordo di due autovetture avrebbe chiamato per nome il giovane che era in compagnia di alcuni coetanei costringendolo a salire in una macchina per poi darsi alla fuga. Immediato l'intervento delle forze dell'ordine. Indaga la squadra mobile e il commissariato di Vittoria. Il giovane sarebbe il figlio di un commerciante. Il giovane rapito è un 17enne figlio maggiore di una famiglia molto nota a Vittoria. Commercianti nel settore della produzione e vendita di prodotti ortofrutticoli. Una famiglia tranquilla. L'episodio appare gravissimo anche per le modalità con cui è stato messo in atto. Un commando che avrebbe agito con estrema freddezza, chiamando per nome il ragazzo, isolandolo dal gruppo di giovani con i quali si accompagnava. Gli hanno fatto abbandonare il telefono per evitare possibilità di essere rintracciati con le celle telefoniche prima di farlo salire su una delle due autovetture con cui sono arrivati sul posto. Avrebbero parlato in italiano, non si tratterebbe di stranieri. Si sono dileguati nel nulla. Le modalità di azione e la freddezza operativa fanno pensare ad un gruppo esperto. Gli inquirenti stanno scandagliando ogni aspetto della vita privata e lavorativa della famiglia per capire il movente e al contempo acquisendo tutte le immagini degli impianti di videosorveglianza pubblici e privati. Nessuna pista esclusa al momento. Non e' noto se vi siano stati o meno contatti dei rapitori con la famiglia. Il sindaco riunisce la giunta Il sindaco di Vittoria, Francesco Aiello, ha convocato la giunta municipale in via urgente "per cercare di capire ciò che è accaduto e che sta accadendo. È impressionante, sconcertante; un ragazzo di 17 anni è stato sequestrato. Ora bisogna lavorare e sperare che possa al più presto tornare dai suoi famigliari". Il primo cittadino aggiunge: "Inquietante non solo la modalità di questo agguato con gente armata e con il volto travisato ma per gli elementi in campo che riguardano il territorio, le condizioni economico e sociali, strutture importanti come il mercato ortofrutticolo, lo spaccio nel territorio...ci possono essere mille ipotesi che non siamo in grado oggi di capire e calibrare. Ci affidiamo - dice - al lavoro investigativo con fiducia". "Si pone comunque il problema di una svolta strategica nel modo in cui i temi della sicurezza vengono affrontati qui. Già negli anni Novanta, Domenico Sica parlava di buchi neri nel controllo e investigazione da parte degli organi dello Stato. Da allora credo siano stati fatti passi in avanti ma non basta. Occorre una attività investigativa e una modalità di affrontare questioni di altro grado rispetto all'ordinario, e non si parla solo di uomini e mezzi che sono importantissimi ma si parla di una attività diversa perché le strutture in campo sono diverse rischiamo di entrare in zone che non riusciamo a controllare o a capire". Aiello conclude: "Siamo vicini alla famiglia e speriamo che il ragazzo possa tornare presto dai suoi cari".
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