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Vittoria, ritrovato il ragazzo sequestrato. Le immagini esclusive del Tg1
Ieri 26-09-25, 21:54
Il Tg1 di Gian Marco Chiocci ha per primo dato la notizia del ritrovamento del diciassettenne sequestrato a Vittoria (Ragusa) da due uomini. Il ragazzo sta bene ed è stato portato nel Commissariato di polizia della città, dove ha raccontato agli inquirenti le dinamiche dell'accaduto. Il ragazzo, figlio di un noto commerciante, era stato rapito da due uomini dal volto coperto in pieno centro, di fronte ai suoi amici. L'hanno chiamato per nome e, minacciandolo con un'arma, l'hanno fatto salire con la forza a bordo di una Fiat Panda nera. Ai coetanei i malviventi hanno detto di stare tranquilli che non erano loro l'obiettivo del blitz, avvenuto alle 21.30 in una piazzetta del rione Forcone. «Non vi preoccupate, vogliamo solo lui». L'azione, come ha raccontato per primo il giornalista Giovanni di Gennaro, è stata rapida, mirata e sembra quindi “frutto di una pianificazione accurata”. Esclusiva TG1: Il momento dell'arrivo del 17enne sequestrato a Vittoria (RG). Si è presentato al commissariato dove ad attenderlo c'erano i familiari. Si esclude il pagamento di un riscatto.#Tg1 Gian Vito Cafaro pic.twitter.com/7DaWFMMP9o — Tg1 (@Tg1Rai) September 26, 2025 Il padre del ragazzo è attivo nel settore ortofrutticolo e proprio a Vittoria è presente il più grande mercato del Mezzogiorno. I banditi, saliti sull'auto con la vittima, sono andati via scortati da una seconda Panda, bianca: prima di partire, hanno preso il cellulare del ragazzo, lasciandolo a terra, probabilmente per non farsi tracciare. Le due auto sono quindi fuggite in direzione Pedalino. Immediate le ricerche mentre la notizia faceva il giro del paese e dintorni in pochi minuti. Si sono esaminate le immagini delle telecamere di sorveglianza per raccogliere elementi utili. Gli investigatori non hanno escluso alcuna pista, dal regolamento di conti all'estorsione, fino a un possibile messaggio intimidatorio rivolto alla famiglia. Il sindaco Francesco Aiello ha convocato una seduta straordinaria di giunta in cui è stata esplicitata la richiesta del potenziamento delle forze dell'ordine: “Lo chiediamo da anni - ha detto il sindaco - c'è un bisogno di sicurezza e da anni lanciamo l'allarme. Se un sindaco chiede aiuto ha diritto di essere ascoltato. Questo episodio ci riporta indietro nel tempo, a trent'anni fa, con il sequestro del notaio Garrasi e nel dopoguerra con quello del piccolo Alfredino Fuschi. Siamo preoccupati - aggiunge il sindaco di Vittoria - anche per il modo in cui l'episodio sarebbe avvenuto, davanti a testimoni e con le armi in pugno. Speriamo che al più presto questo giovane possa essere portato in salvo e restituito alla sua famiglia”. Giovanni di Gennaro, anche lui di Vittoria, ha commentato: «Un sequestro così plateale, in un contesto urbano e davanti a numerosi testimoni, segna un salto preoccupante nella sfida alla legalità.» Il giovane rapito è il figlio maggiore di una famiglia molto nota a Vittoria, commercianti nel settore della produzione e vendita di prodotti ortofrutticoli. Una famiglia tranquilla. Un commando che avrebbe agito con estrema freddezza, chiamando per nome il ragazzo, isolandolo dal gruppo di giovani con i quali si accompagnava. Le modalità di azione e la freddezza operativa fanno pensare a un gruppo esperto. Per la salvezza del ragazzo si era mobilitato anche il vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa, che aveva fatto appello ai rapitori perché lo liberassero al più presto.
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