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Politica
Regionali, Schlein: "Uniti vinciamo": Scoppia il caso Lucano in Calabria
Ieri 08-09-25, 21:59
AGI - "Unità": quello che fino a ieri era un auspicio, diventa per i leader del centrosinistra la pietra angolare su cui costruire la campagna per le prossime regionali. La segretaria del Pd, in particolare, marca la differenza fra la coalizione di centrodestra, alla ricerca di un proprio candidato in Veneto - dove sembra favorito il leghista Alberto Stefani - in Campania e Puglia. "Hanno più candidati che elettori", ironizza la segretaria durante una tappa del suo tour in Veneto. "Noi qui abbiamo un programma costruito insieme a tutte le forze dell'opposizione, politiche e civiche. Siamo uniti". Una bella novità, sottolinea Elly Schlein, dopo anni in cui ci si è presentati più che divisi: frammentati. Una unità, è però l'avvertimento della segretaria dem "a cui la destra farebbe bene ad abituarsi". Il braccio di ferro con Antonio Decaro in Puglia e con Vincenzo De Luca in Campania sembra storia vecchia, dunque, sebbene la partita delle candidature per il Pd si sia chiusa formalmente solo tre giorni fa. "Devo dire che è un piacere potere affermare che qui la candidatura della coalizione progressista di Giovanni Manildo è stata scelta dai veneti e dal basso. Invece stiamo ancora cercando di capire quale sarà lo sfidante scelto da Roma dall'alto, dalla destra", rimarca ancora Schlein continuando a punzecchiare Giorgia Meloni e la destra: "Siamo in campo e uniti in tutte le regioni che vanno al voto, è una cosa che non accadeva da molti anni e che ci rende particolarmente felici e orgogliosi perché l'unità della nostra coalizione è il presupposto per vincere e battere queste destre". Fico, Conte e De Luca Se Schlein rivendica con orgoglio l'unità ri-trovata del centrosinistra, Giuseppe Conte si gode la prima uscita di Roberto Fico da candidato in Campania. Un momento a lungo atteso dal presidente M5s che ha dovuto attendere la chiusura dell'accordo interno al Pd su Vincenzo De Luca. "La calorosa accoglienza del cuore popolare di Napoli, i Quartieri Spagnoli", sottolinea il presidente M5s, "l'entusiasmo della comunità 5 Stelle e dell'onda civica che sta spingendo una nuova stagione di partecipazione e rinnovamento. Una folla straripante, piena di gioia, nel cortile di uno spazio nato da un progetto di rigenerazione urbana e oggi sede di un partecipato lavoro territoriale. In questa bellissima cornice abbiamo lanciato con grande orgoglio la candidatura di Roberto Fico, del nostro Roberto Fico", rimarca Conte, "alla presidenza della Regione Campania. Siamo pronti a sostenerlo in questa sfida importante, centrale per il presente e il futuro della Campania e di tutto il Meridione". Un riferimento alla "nuova stagione di rinnovamento" che fa fischiare le orecchie al governatore uscente, Vincenzo De Luca. "Se il buongiorno si vede dal mattino... Buonanotte!", dice il presidente campano. "Noi avevamo deciso qualche mese fa - e devo dare atto a Giuseppe Conte di avere avuto una posizione di grande correttezza - di discutere prima dei programmi e poi dei nomi", ricorda De Luca: "Ho visto che c'è stata ieri una fuga in avanti", con la presentazione di Fico come candidato ufficiale, "e hanno fatto tutto il contrario, cioè discutiamo prima dei nomi e, poi, se e quando capita, dei programmi. E non va bene perché questo significa politica politicante". Nonostante questo, suona come un messaggio di pace il riferimento di Roberto Fico al termovalorizzatore di Acerra, opera difesa strenuamente dal governatore uscente: "Le linee guida europee e non solo ci dicono che dobbiamo aumentare la raccolta differenziata ed è chiaro che nell'immediato è impossibile chiudere il termovalorizzatore di Acerra e nessuno ha mai detto specificatamente questa cosa", ha precisato Fico. Il caso Lucano Si ferma, invece, anzitempo la corsa di Mimmo Lucano, candidato nelle liste di Avs in Calabria. I Tribunali di Cosenza e di Reggio Calabria hanno reputato incandidabile l'europarlamentare ed ex sindaco di Riace, il paese ritenuto simbolo delle politiche di accoglienza dei migranti. I due uffici giudiziari, riferiscono fonti di Avs, fanno riferimento all'articolo 7 del decreto legislativo 235/2012 (noto come Legge Severino), per via di una condanna definitiva a 1 anno e 6 mesi per falso ideologico riportata da Lucano nell'ambito del processo "Xenia" su presunti illeciti nella gestione dei migranti. Una pena sospesa, ma sufficiente - secondo i giudici - a escludere Lucano dalla competizione elettorale delle Regionali, trattandosi di reati legati all'abuso di poteri pubblici. Sempre secondo fonti di Avs Calabria, che parlano di "decisione assurda", è già stato presentato ricorso contro l'esclusione della candidatura di Lucano. Parlando con l'AGI, il segretario regionale di Avs, Fernando Pignataro, definisce la vicenda "un teatro dell'assurdo, che penalizza una persona quale Lucano che nella sua vita ha avuto solo l'intento di fare bene anche sfidando i codici: la sua esclusione è un atto politico". Sabato Avs terrà a Lamezia Terme una conferenza stampa con i leader nazionali Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni per presentare le liste ma anche per parlare della vicenda dell'esclusione della candidatura di Lucano alle Regionali.
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