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Cronaca
Rissa nella riunione di maggioranza, il sindaco di Crotone picchia un consigliere e poi si dimette
Ieri 28-10-25, 21:01
AGI - Il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, ha rassegnato le dimissioni dalla carica di primo cittadino. La decisione arriva a poche ore dalla bufera politica che lo ha investito dopo l'increscioso episodio avvenuto nella serata di lunedì 27 ottobre quando, nel corso di una riunione a dir poco infuocata con alcuni consiglieri della sua maggioranza su tematiche urbanistiche, Voce ha avuto un'accesa discussione con il consigliere Vincenzo Ioppoli poi degenerata in vera e propria violenza fisica, con il sindaco che avrebbe assestato calci e pugni allo stesso consigliere. Oggetto del contendere la realizzazione di alcuni edifici di edilizia pubblica residenziale che l'amministrazione comunale intende ubicare nel popoloso quartiere Tufolo, alla periferia sud della città, ma che ha incontrato la ferma opposizione dei residenti, firmatari, peraltro, di un ricorso al Tar Calabria con il quale si chiede l'annullamento della relativa delibera di giunta comunale. "Sono stato invitato dal presidente della Provincia Sergio Ferrari - è la versione dei fatti riferita da Ioppoli - perchè si potesse sciorinare il difficile problema legato alla situazione degli alloggi di via Israele. Questo punto ha visto la mia ferma e risoluta contrapposizione rispetto a quanto deliberato dalla Giunta comunale e più volte ho espresso il mio disappunto nelle opportune commissioni consiliari in cui si è trattato l'argomento". Disappunto che Ioppoli ha esternato di nuovo nel corso della riunione ma a quel punto "la discussione si è inevitabilmente animata e, dopo aver fatto presente che ero e sono il riferimento del quartiere in cui abito, vicinissimo a via Israele, sono stato come sempre sminuito dal sindaco sulla quantità dei voti presi e sulla rappresentanza e successivamente aggredito con due pugni che mi hanno raggiunto alle spalle ed un calcio che mi ha raggiunto ad una gamba". "Ringrazio - ha affermato Ioppoli nella nota - chi ha avuto cura di trattenere il sindaco altrimenti sarei stato costretto a ricorrere alle cure dei sanitari. Mi pare assurdo dover scrivere un tale comunicato dopo essere stato per anni vicino a chi non lo meritava ma mi chiedo se una persona che ricorre ad una aggressione fisica solo perchè un consigliere dissente, sia nella condizione morale di poter governare una città". Ioppoli ha poi annunciato di aver dato mandato al suo legale per sporgere querela contro Voce. "Esprimo pubblicamente le mie più sincere scuse al consigliere Ioppoli e alla città", scrive il sindaco in una nota, "quando solo le parole non bastano occorre il gesto. Ritengo doveroso compiere un passo indietro per senso di responsabilità istituzionale. Le istituzioni devono essere sempre esempio di equilibrio e rispetto, valori che oggi intendo riaffermare presentando le mie dimissioni". Voce auspica quindi "che questo gesto restituisca un clima di serenità politico-amministrativa di cui la città in questo delicato momento ha bisogno". Dopo aver rassegnato oggi le dimissioni, il sindaco di Crotone Vincenzo Voce ha 20 giorni di tempo prima che diventino efficaci e irrevocabili. Entro questo termine, infatti, il sindaco può revocare le dimissioni. Trascorso questo periodo, si procede quindi allo scioglimento del Consiglio comunale e all'avvio delle procedure per nuove elezioni. Il percorso politico di Vincenzo Voce Voce è stato eletto sindaco di Crotone il 7 ottobre 2020 sostenuto da quattro liste civiche, tra le quali 'Tesoro Calabria' che all'epoca faceva capo a Carlo Tansi e con la quale, quello stesso anno, si candidò anche alle elezioni regionali senza, tuttavia, risultare eletto. Alle comunali di Crotone, invece, vince il primo turno e poi il ballottaggio con il 63,9 per cento dei consensi contro il candidato della coalizione di centrodestra Antonio Manica, esponente di Forza Italia. Partito al quale Voce si avvicina via via nel corso degli anni, tanto che alle recenti elezioni regionali sostiene apertamente la candidatura di Roberto Occhiuto e del presidente della Provincia di Crotone Sergio Ferrari, vice coordinatore calabrese di Forza Italia, ora eletto consigliere regionale. Voce, comunque, non aderisce ufficialmente al partito azzurro e annuncia di non voler rinunciare alla sua matrice civica tanto che, dopo aver archiviato definitivamente la stagione di Tansi, fonda un nuovo movimento, 'Crescere', con il quale avvia la marcia verso il secondo mandato di sindaco. Una marcia che ora potrebbe essere giunta anzitempo al capolinea.
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