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Riuscirà Auger-Aliassime a fermare l'implacabile Sinner?
Oggi 05-09-25, 02:45
AGI - La quarta sfida in un torneo Atp, la prima in assoluto a livello Slam tra il n.1 del mondo e campione in carica degli Us Open, Jannik Sinner, e il canadese di origini togolesi Felix Auger-Aliassime, ex n.6 del mondo e oggi sceso al 27º posto del ranking mondiale (ma da lunedì risalirà almeno al n.13), la più attesa dal pubblico italiano, andrà in scena sul centrale di Flushing Meadows, l’Arthur Ashe Stadium, dopo l’una di notte tra venerdì e sabato. Altro orario infame per i tifosi del campione altoatesino che già hanno fatto un’alzataccia per assistere allo storico (nella forma, purtroppo non nella sostanza) derby tra Jannik e Lorenzo Musetti. Il bilancio dei precedenti vede il canadese in vantaggio 2-1, ma l’ultimo confronto, meno di un mese fa a Cincinnati, è stato un match senza storia con Sinner che ha vinto 6-0 6-2. Ennesima dimostrazione che sul cemento contro Jannik Sinner non c’è partita. Era così lo scorso anno (non per niente ha vinto in Australia e a New York, oltre a Cincinnati e ad altri tornei) con l’apoteosi delle Atp Finals di Torino, dove stravinse contro gli altri sette migliori tennisti del mondo senza perdere un set. Chi ha avuto la fortuna di vederlo in campo (in gara e in allenamento) può testimoniare quanto il suo gioco sia devastante, al punto che oggi forse c’è solo un tennista al mondo in grado di infastidirlo (da capire se sarà così anche sul cemento) e talvolta batterlo: Carlos Alcaraz. Gli altri, a parte forse l’eterno Novak Djokovic, il cui talento immenso lo colloca sempre in una posizione particolare, sono destinati a fare da sparring partner. A meno che Sinner non stia male oppure che, per qualche motivo, sia “distratto” o in giornata “no”. I numeri Basta leggere i risultati di questa edizione degli Us Open, quella che in molti pensavano potesse registrare il sorpasso in vetta al tennis mondiale dello spagnolo, per capire di cosa si parla: 6-1 6-1 6-2 a Kopriva; 6-3 6-2 6-2 a Popyrin; 5-7 6-4 6-4 6-3 a Shapovalov; 6-1 6-1 6-1 a Bublik; 6-1 6-4 6-2 a Musetti. Unico match combattuto quello col canadese Shapovalov, dove Sinner ha faticato più del solito perché forse non concentrato al 100% (causa superiorità manifesta e un po’ di rilassatezza) e lo ha pagato perdendo il primo set e recuperando da 0-3 e palla del 4-0 per Shapovalov nel secondo. E forse proprio quella partita ha rappresentato il fatidico clic che ha fatto scattare la molla in Sinner. Era accaduto anche a Wimbledon dove, in maniera rocambolesca, aveva vinto contro il bulgaro Dimitrov, costretto al ritiro quando era in vantaggio due set a zero. Una partita che si era messa malissimo, dalla quale era uscito indenne e dopo la quale aveva cambiato ritmo, finendo con il vincere il torneo. Canada’s Félix Auger-Aliassime gives new meaning to “every point matters” Watch the full exclusive interview here: https://t.co/qroNVl7V30 pic.twitter.com/vBqvjA7MnN — CBC Sports (@cbcsports) September 3, 2025 Le poche chance di Auger Visto il piglio con cui si è presentato in campo negli ottavi e nei quarti – dove ha infilato quattro 6-1 consecutivi e concesso a Bublik e Musetti la miseria di dieci game in due – difficile immaginare che Auger-Aliassime, ieri vincitore della battaglia durata quattro ore con l’australiano Alex de Minaur, possa anche minimamente infastidire il n.1 del mondo. E non è un caso che la semifinale degli Us Open – ottava in totale e quinta di seguito negli Slam per Jannik – veda quotata praticamente alla pari la vittoria di Sinner (1,03) e bassissima la sua vittoria per tre set a zero (1,50). La speranza degli appassionati, che si augurano di vedere una partita e non un’altra mattanza, è che Auger-Aliassime, di un anno più grande di Sinner (è nato nel 2000, lo stesso giorno di Roger Federer, l’8 agosto, mentre Sinner è del 16 agosto 2001), possa essere lo stesso del terzo turno, quando con una grandissima prestazione dal secondo set in poi (50 vincenti complessivi) ha eliminato il n.3 del mondo Alexander Zverev, prima di ripetersi con Andrei Rublev (n.15) e Alex de Minaur (n.8). In semifinale sarà un’altra storia: il “gatto” Felix cercherà di scalare la montagna Sinner, ma le sue chance di arrivare in vetta sembrano davvero poche.
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