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Politica
Salvini: "Se il piano Trump va in porto, non servono aiuti all'Ucraina"
Oggi 21-11-25, 09:44
AGI - "Noi abbiamo sempre votato qualsiasi tipo di aiuto all'Ucraina. Aspettiamo di vedere se la pace cui sta lavorando Trump arriverà in porto. Siccome si parla dell'anno prossimo, inutile commentare oggi quello che spero l'anno prossimo non sia più, dico citando il Santo Padre, ovvero la fine della guerra". Matteo Salvini lo dice nel corso della Rassegna Stampa di Radio24, spiegando che "le notizie delle ultime ore sono molto più importanti di queste discussioni", perché appunto sul tavolo c'è "la bozza di un accordo, di un piano di pace in 28 punti su cui lo stesso Zelesnky, leggevo, oggi dice che ne parlerà con Trump e con lui ragionerà punto per punto". "Mi sembra di tornare ai tempi del conflitto tra Israele e Hamas, con la prima bozza di Trump che veniva irrisa e boicottata mentre oggi, sia pure con un filo sottile, la tregua tiene". Dunque, ragiona ancora il vicepremier e segretario della Lega, "se Trump, che sta antipatico a tanti e che, è fuori di dubbio, fa i suoi interessi, sarà riuscito a porre fine alla guerra tra Israele e Hamas e tra Russia e Ucraina, sarà un bene per tutti". "Se l'accordo è penalizzante - riprende Salvini - lasciamo che lo decida l'Ucraina, non Bruxelles. Che protesti una signora Lettone o qualche ministro europeo, che probabilmente si sente scavalcato... Zelensky, che è parte in causa, e i russi dicono 'parliamone', gli americani ci stanno lavorando... Non penso che spetti a Bruxelles, Parigi o Berlino boicottare o fermare". "Quindi - torna a dire il leader della Lega - conto che non serva più parlare di nuove armi perchè il conflitto sarà cessato, per il bene dei ragazzi che stanno morendo al fronte mente è emerso - annota - uno scandalo con 100 milioni di dollari di presunta corruzione, due ministri licenziati, bagni d'oro, ville all'estero, conti segreti all'estero di uomini vicinissimi a Zelensky".
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