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Estero
Torna la tensione a Taiwan dopo le nuove esercitazioni cinesi
Ieri 01-04-25, 06:30
AGI - L'esercito cinese ha annunciato di aver mobilitato forze terrestri, navali e aeree attorno a Taiwan, per esercitazioni militari su larga scala che simulano un blocco dell'isola. Pechino, inoltre, ha avvertito che le iniziative a favore dell'indipendenza di Taiwan condurrebbero alla "guerra". Allo stesso modo, "promuovere l'indipendenza di Taiwan", significa "spingere gli abitanti di Taiwan verso una situazione pericolosa di conflitto armato", ha avvertito in un comunicato Zhu Fenglian, portavoce dell'Ufficio per gli affari di Taiwan, l'organismo responsabile delle politiche cinesi nei confronti dell'isola Le forze armate cinesi "si sono avvicinate all'isola di Taiwan da piu' direzioni", ha spiegato Shi Yi, un portavoce dell'esercito cinese, descrivendo le manovre come "legittime e necessarie per salvaguardare la sovranità e l'unità nazionale della Cina". Queste esercitazioni sono principalmente incentrate sulle azioni di diverse pattuglie affinché siano pronte "al combattimento mare-aria, all'assalto a obiettivi marittimi e terrestri, all'imposizione di un blocco di zone chiave e rotte marittime", ha aggiunto ancora Shi Yi. In risposta, Taipei ha dichiarato di aver inviato nella zona aerei e navi, e di aver dispiegato sistemi missilistici. Pechino non ha mai governato Taiwan ma rivendica l'arcipelago come parte integrante del proprio territorio e non esclude l'uso della forza per prenderne il controllo. Negli ultimi anni, la Cina ha intensificato il dispiegamento di caccia e navi da guerra attorno a Taiwan per sostenere la propria rivendicazione. Secondo il Ministero della Difesa taiwanese, la Cina ha mobilitato nelle ultime 24 ore almeno 19 navi da guerra attorno a Taiwan, inclusa una portaerei, la Shandong. Queste nuove manovre sono destinate a inviare un messaggio di "avvertimento fermo e di deterrenza energica" ai presunti separatisti dell'isola, hanno affermato le forze armate cinesi. La presidenza taiwanese, dal canto suo, "ha condannato fermamente" le manovre di Pechino. Per il primo ministro Cho Jung-tai, "il ricorso a dimostrazioni di forza militare non è ciò a cui dovrebbero ricorrere società moderne e progressiste". Il presidente democraticamente eletto di Taiwan, Lai Ching-te, conosciuto come William Lai, ha definito lo scorso mese la Cina una "forza straniera ostile" e ha proposto nuove misure per contrastare l'infiltrazione e lo spionaggio nemico. Il comando del teatro orientale dell'esercito cinese, che supervisiona le operazioni nello Stretto di Taiwan, ha pubblicato martedì un'infografica intitolata "Stringere la morsa". In essa compaiono navi e caccia che circondano l'isola, accompagnati da un avvertimento rivolto ai "separatisti taiwanesi", ai quali si dice che stanno "correndo verso la propria rovina". Queste manovre sono le più imponenti dallo scorso febbraio, quando Taipei aveva dichiarato che la Cina aveva organizzato esercitazioni con "munizioni vere" impiegando aerei e navi da guerra in una zona situata a circa 40 miglia nautiche (74 chilometri) a sud dell'isola
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