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Trump annuncia la fine del conflitto con gli Houthi in Yemen
Ieri 06-05-25, 19:56
AGI - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato a sorpresa la fine del conflitto con gli Houthi, in Yemen - dopo due mesi di bombardamenti americani - e la ripresa della navigazione commerciale senza rischi di venire attaccata dalla milizia sostenuta dall'Iran. Trump ha dato la notizia durante il botta e risposta con i giornalisti nel corso del bilaterale con il nuovo primo ministro canadese Mark Carney, in visita alla Casa Bianca. "Gli Houthi - ha dichiarato - ci hanno detto che non vogliono più combattere. Ci hanno detto, 'per favore, non bombardateci più' e promesso che non attaccheranno più le navi commerciali". "Ci hanno promesso - ha continuato - che manterranno la parola e per onorare quella noi fermeremo i bombardamenti". Reazioni e conferme Quando i giornalisti gli hanno chiesto da dove fosse arrivata questa notizia, Trump ha prima risposto che "non importava", poi ha aggiunto di averla sentita dire e che proveniva da "una buonissima fonte". Gli Stati Uniti erano impegnati da tempo nella riapertura delle rotte commerciali attaccate dagli Houthi, che solo qualche ora prima dell'annuncio di Trump avevano dichiarato di essere impegnati in una "guerra santa". Al momento non sono arrivate conferme dalla milizia yemenita. Le forze armate americane hanno colpito finora 800 obiettivi in Yemen e ucciso centinaia di appartenenti agli Houthi, secondo quanto ha dichiarato il comando centrale Usa. Dichiarazioni sui dazi Le parole di Trump sono arrivate in mezzo a una serie di dichiarazioni in cui il presidente ha ribadito la linea dei dazi, dicendo: "Gli altri Paesi devono firmare accordi, non noi. Loro vogliono fette di mercato del nostro Paese, non siamo noi a volere i loro". E aggiungendo: "Verranno e pagheranno per avere il privilegio di fare affari da noi". Relazioni con il Canada Trump ha lanciato messaggi di pace al Canada, cercando anche di abbassare i toni sulla spinosa questione della annessione del Canada come cinquantunesimo Stato americano, anche perché il premier Carney ha ribadito la sua posizione: "Il Paese non è in vendita". Rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se questa dichiarazione del suo ospite avesse chiuso ogni sogno trumpiano di annessione, il tycoon ha risposto: "Mai dire mai. Ci sono molte cose che sembravano impossibili e con me sono diventate possibili". Ma anche precisato: "Bisogna essere in due per ballare il tango". Come a dire: serve la volontà del Canada. E quella, ha ricordato Carney, è contro l'annessione.
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