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Cronaca
Uccide l'ex moglie in strada davanti ai passanti. L'uomo: "Ho salvato i figli che lei voleva avvelenare"
Ieri 15-06-25, 17:12
AGI - Ha raggiunto la moglie in una strada del centro di Tolentino vicino a un parco pubblico, guidando un monopattino: la donna stava parlando al telefono con un'amica e in procinto di andare al lavoro a casa di un'anziana che assisteva come badante. I due hanno iniziato a litigare, quindi l'uomo ha tirato fuori un coltello e l'ha colpita ripetutamente al collo e alle spalle con estrema violenza. Non contento, una volta a terra, l'ha presa ripetutamente a calci. Nikollaq Hudhra, bracciante albanese di 55 anni residente in provincia di Perugia, ha ucciso così la moglie Gentiana, 45enne anche lei albanese, dalla quale si era separato da qualche anno. “Una separazione turbolenta”, secondo l'amica con la quale Gentiana era al telefono poco prima di essere uccisa e che l'aveva accompagnata nel pomeriggio a fare la spesa. La coppia ha due figli di 21 e 22 anni, per i quali è stato attivato il servizio di assistenza psicologica. Un femminicidio, quello che si è consumato poco prima delle 20 di ieri, che per gli inquirenti sarebbe stato premeditato e che ha avuto diversi testimoni, i quali hanno fatto appena in tempo a chiamare i carabinieri. Dopo averla uccisa, l'omicida si è seduto su una panchina ed ha aspettato che gli uomini dell'Arma lo portassero via. “Resto qui: ho fatto tutto quello che dovevo fare”, gli hanno sentito dire. Nikollaq Hudhra è stato interrogato nella notte, ha “ammesso completamente la sua responsabilità” ha confermato il suo legale e, al termine, trasferito in carcere a Montacuto di Ancona con l'accusa di omicidio pluriaggravato. Nikollaq Hudhra dovrà rispondere di omicidio volontario pluriaggravato premeditato, domani è in programma l'udienza di convalida dell'arresto e, con ogni probabilità, avrà luogo anche l'autopsia sul corpo della vittima che il sostituto procuratore Enrico Riccioni ha affidato al medico legale Antonio Tombolini. Il sindaco di Tolentino ha annullato la festa dello sport in programma oggi e, "in segno di rispetto e di cordoglio" ha deciso di proclamare il lutto cittadino nella giornata in cui verranno celebrati i funerali di Gentiana. Il legale dell'uomo, ha ammesso le sue responsabilità "Ha ammesso le sue responsabilità: l'ha uccisa per salvare i suoi figli". Cosi' l'avvocato Lucia Testarmata, difensore di Nikollak Hudhra. I carabinieri lo hanno trovato su una panchina, poco distante dal corpo senza vita della donna e lo hanno portato in caserma, dove ha confessato il femminicidio. Al termine dell'interrogatorio, alla presenza del pubblico ministero Enrico Riccioni, e del colonnello dei carabinieri Raffaele Ruocco, comandante provinciale dei carabinieri di Macerata, è stato trasferito al carcere di Montacuto di Ancona. Domani è in programma l'udienza per la convalida dell'arresto. "Valuteremo il suo stato mentale - ha aggiunto l'avvocato Testarmata -: evidentemente c'è da fare qualche accertamento (sulle sue condizioni psichiche, ndr.), ma non era in cura". "Dovevo salvare i figli che lei voleva avvelenare" "Lei voleva avvelenare i figli e io li dovevo salvare". L'indiscrezione emerge dall'interrogatorio di Hudhra durato poco meno di un'ora. "Sono stati chiariti tutti i contorni della vicenda", ha confermato ai cronisti il colonnello Ruocco. Una "ricostruzione lucida" delle fasi che hanno preceduto il femminicidio, secondo l'avvocato Lucia Testarmata che lo difende. Un'aggressione premeditata, stando al racconto dell'omicida, che ha raggiunto la ex moglie lungo quel viale che, quotidianamente, percorre per andare a casa dell'anziana che assisteva come badante. Era arrivato il giorno prima dall'Umbria in auto, portando con sè un monopattino, e in mattinata aveva incontrato il più giovane dei due figli: "Conosceva la mia auto", ha spiegato. Così la scelta di raggiungerla per ucciderla utilizzando un mezzo veloce ma anonimo, portando con sè un coltello chiuso in una busta di plastica e nascosto in una tasca di una tuta da lavoro. L'arma, con una lama di una trentina di centimetri, è stata recuperata e posta sotto sequestro dai carabinieri. In attesa delle conferme dell'autopsia, che domani sarà affidata al medico legale Antonio Tombolini, sembra che Hudhra abbia colpito alle spalle la ex moglie con una decina di fendenti, senza nemmeno tirar fuori il coltello dalla busta; poi ha infierito sul corpo esanime della donna e alla fine si è seduto su una panchina poco distante: "Ora chiamate i carabinieri", lo hanno sentito dire diversi testimoni. Un quadro accusatorio chiaro per gli inquirenti, che stanno valutando se effettuare una perizia psichiatrica sul reo confesso, al quale hanno comunque contestato l'omicidio volontario premeditato aggravato dalla crudeltà e dall'aver ucciso la donna. L'omicida ha passato la prima notte in isolamento nel carcere di Montacuto ad Ancona e tra lunedì e martedì dovrebbe svolgersi l'udienza di convalida Clicca qui e iscriviti al nostro canale Whatsapp! Le notizie, in tempo reale, dell'Agenzia Italia ora anche sul tuo smartphone
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