Volano i programmi di informazione sui social. In testa il Tg1 di Chiocci

AGI - TG1, TG LA7 e Report guidano la classifica dei programmi di informazione sui social network. A stilare la classifica è Sensemakers, che ha analizzato i dati sull'andamento social della prima parte dell'estate dei programmi d'informazione. Scorrendo oltre il podio, si trovano trasmissioni come "L'aria che tira", "Pomeriggio 5", "In onda", "Quarta repubblica", "Blob", "Tg3" fino ad arrivare ai casi dei Tgr del Friuli Venezia Giulia e del Trentino. Gli unici approfondimenti locali a entrare tra i big dell'informazione nazionale.    La classifica Top 15 per Primaonline.it a luglio mostra un rallentamento rispetto al mese precedente, pari al -21% se si considerano le prime dieci posizioni. Ma c'è anche qualche eccezione alla decrescita. Innanzitutto il tg guidato da Gianmarco Chiocchi, che scalza dal gradino più alto del podio la trasmissione di approfondimento condotta da Sigfrido Ranucci, complice anche la pausa estiva e la messa in onda delle repliche delle puntate di Report. In estate i tg godono di una posizione privilegiata nella condivisione, quasi in esclusiva, di contenuti informativi. Per questo non sorprende neppure il secondo posto del Tg diretto da Enrico Mentana, dovuto anche al protagonismo dello stesso sui social e alla sua capacità di interazione e commento con gli utenti. La differenza nei numeri è però sostanziale. Le news del tg LA7 fanno circa la metà delle interazioni rispetto alle news del Tg1, ma sfondano comunque il muro dei 10 milioni di video views.   Sensemakers ha inoltre analizzato i post più seguiti a giugno. Anche stavolta è il Tg1 ad aggiudicarsi la medaglia d'oro, con il concerto di Taylor Swift raccontato su Tik Tok, seguono le vicende di ‘Cicalone' giustiziere di strada raccontate da ‘Pomeriggio 5' e la commemorazione di Pino D'Angio by Tg1. Più attenti alle vicende Usa i follower del TgLa7 su X con il post sull'attentato a Trump. Una classifica che mostra come anche d'estate rimanga la voglia di informarsi, sempre sullo schermo... magari quello di uno smarphone.

CONTINUA A LEGGERE