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Estero
Zelensky ammette: "L'attacco a Kursk spinge la guerra in Russia
10-08-2024, 20:37
AGI - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riconosciuto che la recente offensiva nella regione di confine occidentale russa di Kursk, che ha causato l'evacuazione di 76 mila persone, è una delle azioni che "spingono la guerra nel territorio dell'aggressore". Zelensky ha fatto questi commenti nel suo discorso serale, ore dopo che la Russia ha dichiarato di aver evacuato decine di migliaia di persone dalla sua regione di confine, lanciando quella che ha definito una "operazione antiterrorismo". L'avanzata delle truppe ucraine che martedì scorso hanno preso d'assalto la regione russa rallenta in concomitanza con l'arrivo dei rinforzi da Mosca, ma l'attività delle forze di Kiev ha fatto temere nuovi attacchi su larga scala lungo la frontiera. "Durante l'ultimo giorno, i tentativi delle unità nemiche di penetrare in profondità nel territorio russo sono stati respinti", ha dichiarato in un comunicato il ministero della Difesa russo che ha sottolineato che le unità del gruppo Sever (Nord) e dell'aviazione russa, nonché i rinforzi arrivati a Kursk nelle ultime 24 ore, continuano a ingaggiare il nemico. Allo stesso tempo, la Russia ha assicurato che continuerà a combattere il nemico anche nel Donbass, dove l'esercito russo ha migliorato la sua posizione in diversi settori del fronte nel corso della giornata. Le scarse informazioni sull'offensiva ucraina e il silenzio delle autorità di Kiev non consentono agli analisti di valutarne correttamente l'entità. Così, nel suo ultimo rapporto quotidiano, l'Istituto per lo studio della guerra ha assicurato che le truppe ucraine sono riuscite a penetrare nel territorio russo per 20 chilometri e non per 35, come riportato ieri. Inoltre, sebbene venerdì notte sia stato diffuso un video che mostra soldati ucraini vicino al centro della città di Sudzha, a circa 8 chilometri dal confine, l'ISW non è stato in grado di confermare che la città sia completamente sotto il controllo ucraino. Il mese di luglio ha registrato il più alto numero di vittime civili in Ucraina dall'ottobre 2022, diventando così il mese più sanguinoso della guerra. Lo ha reso noto la Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina (Hrmmu). Gli attacchi coordinati lanciati dalle forze armate russe in tutta l'Ucraina l'8 luglio, che hanno ucciso decine di persone in un solo giorno, hanno reso il mese scorso eccezionalmente mortale, denuncia l'Onu. L'elevato numero di vittime di luglio conferma un preoccupante trend in aumento, registrato a partire da marzo 2024, ha affermato Hrmmu. "L'attacco dell'8 luglio ha spinto il numero delle vittime civili a un livello che non vedevamo da 20 mesi", ha affermato Danielle Bell, responsabile dell'Hrmmu. "Spero davvero che il numero di luglio sia stato un'eccezione e che questa tendenza all'aumento delle vittime civili finisca". Nel suo aggiornamento mensile sui danni ai civili, la Missione Onu ha affermato di aver verificato che la violenza legata al conflitto, a luglio, ha ucciso almeno 219 civili e ne ha feriti 1.018. Il numero di vittime civili il mese scorso è stato il più alto da ottobre 2022, quando la violenza legata al conflitto aveva ucciso 317 civili ferendone 795. La maggior parte dei danni alla popolazione civile è stata causata da armi esplosive con effetto ad ampio raggio e la maggior parte dei danni si è verificata nel territorio controllato dal governo ucraino. La centrale nucleare sotto minaccia L'esercito russo ha confermato di stare ancora combattendo contro le truppe ucraine nella sua regione occidentale di Kursk, cinque giorni dopo che le forze di Kiev hanno lanciato un'incursione a sorpresa oltre il confine. "Le forze armate continuano a respingere il tentativo di incursione al confine delle forze armate ucraine", ha affermato il ministero della Difesa di Mosca, affermando di aver utilizzato il fuoco dell'aviazione e dell'artiglieria per colpire le truppe ucraine e l'equipaggiamento militare all'interno del territorio russo. L'incursione ucraina nella regione, inoltre, rappresenta per Mosca una "minaccia" per la vicina centrale nucleare, che si trova a meno di 50 chilometri dalla zona di combattimento. L'allarme è stato lanciato dal direttore generale di Rosatom, la società statale per il nucleare, Aleksei Likhachev, in un colloquio col numero uno dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Grossi. Lo riportano le agenzie russe citando la stessa Rosatom. Durante la conversazione, Likhachev ha affermato che "le azioni delle forze armate ucraine rappresentano una minaccia diretta non solo per la centrale nucleare di Kursk, ma anche per lo sviluppo dell'intera industria mondiale dell'energia nucleare". "Al momento", ha osservato Rosatom, "permane il pericolo reale di attacchi e provocazioni da parte dell'esercito ucraino alla centrale nucleare". La società russa ha comunque confermato che l'impianto continua a lavorare normalmente. Impiegata una testata termobarica I tentativi delle unità mobili delle Forze armate ucraine di penetrare più in profondità nella regione di Kursk sono stati sventati e un attacco è stato sferrato contro mercenari stranieri utilizzando un missile con una testata termobarica nella periferia meridionale di Sudzha, ha affermato il ministero della Difesa russo. Le truppe aeree e missilistiche hanno sferrato attacchi alle riserve delle Forze armate ucraine nella regione di Sumy, ha affermato il dicastero. Un attacco è stato sferrato utilizzando un missile con una testata termobarica su un sito di dispiegamento temporaneo di mercenari stranieri nella periferia meridionale di Sudzha, ha aggiunto Mosca. Un totale di 15 mercenari stranieri sono stati neutralizzati da questo raid secondo la nota. Pur non essendo illegali, le armi termobariche sono controverse perché sono molto più devastanti degli esplosivi convenzionali di dimensioni simili e hanno un impatto terribile su chiunque si trovi nel raggio della loro esplosione. Una bomba termobarica (detta anche bomba a vuoto) è costituita da un contenitore di carburante con due cariche esplosive separate. Può essere lanciata come un razzo o sganciato come una bomba da un aereo. Quando colpisce il bersaglio, la prima carica esplosiva apre il contenitore e disperde ampiamente la miscela di carburante come una nuvola. Questa nube può penetrare in qualsiasi apertura o difesa dell'edificio che non sia completamente sigillata. Una seconda carica fa 'esplodere' la nube, dando origine a un'enorme palla di fuoco, un'onda d'urto massiccia e un vuoto che risucchia tutto l'ossigeno circostante. Le perdite ucraine (secondo la Russia) "I tentativi delle unità nemiche di avanzare in profondità nel territorio russo sono stati respinti durante l'ultimo giorno di combattimenti", si legge in un comunicato militare in cui Mosca sottolinea che le unità del raggruppamento Sever (Nord) e l'aviazione russa, così come i rinforzi arrivati a Kursk negli ultimi giorni, abbiano risposto alle offensive nemiche causando fino a 175 vittime in un solo giorno. In totale, secondo la nota della Difesa, l'Ucraina avrebbe subito più di 1.100 perdite dall'inizio dell'incursione. Inoltre, Kiev avrebbe perso anche 36 veicoli blindati, tra cui 10 carri armati. Il governatore ad interim di Kursk, Alexei Smirnov, ha riconosciuto che da venerdì la situazione nella regione è "tesa" a causa dell'incursione ucraina. Oggi il funzionario ha confermato come gli abitanti delle località confinanti con l'Ucraina continuino a lasciare la zona. "Dal 6 agosto continua la partenza dei residenti delle località di confine della nostra regione. Le persone partono in autobus preparati (dalle autorità) o viaggiano con mezzi personali", ha scritto sabato Smirnov sul suo canale Telegram. Oltre 76 mila persone sono state evacuate dai distretti di confine nella regione di Kursk, ha affermato il ministero delle Emergenze regionali russo. Minsk denuncia droni ucraini nel suo spazio aereo Dopo la denuncia della violazione del suo spazio aereo da parte di droni ucraini, la Bielorussia ha accusato Kiev di "tentare di espandere la zona dell'attuale conflitto", avvertendo che in questo modo la guerra rischia di "travolgere l'intera regione ed estendersi anche ai Paesi dell'Ue". "Il 9 agosto 2024, un gruppo di droni d'attacco lanciati dal territorio dell'Ucraina ha violato il confine di Stato bielorusso ed è stato abbattuto dalle forze di difesa aerea del nostro Paese", si legge in una nota del ministero degli Esteri di Minsk, diffusa dall'agenzia Belta. "Si tratta di un incidente molto grave, che non sarà lasciato senza un'adeguata valutazione giuridica internazionale", ha affermato il ministero. "Queste azioni criminali aggravano radicalmente la situazione e rappresentano un pericoloso tentativo di espandere l'attuale zona di conflitto nella nostra regione", ha denunciato Minsk, "si tenta di coinvolgere la Bielorussia, che ha sempre sostenuto una risoluzione pacifica del conflitto e la fine dello spargimento di sangue". Secondo il ministero degli Esteri, la leadership ucraina agisce "con l'apparente connivenza o addirittura l'incitamento di noti attori esterni". "Esortiamo vivamente queste parti a tornare in sè e a fermarsi. Facciamo appello ai popoli dell'Europa vicina e mettiamo in guardia: se il conflitto si espande, travolgerà l'intera regione e si estenderà anche ai paesi dell'Ue. Non ci saranno vincitori! Calmate i vostri politici belligeranti!", ammonisce la nota. "La Bielorussia eserciterà pienamente il suo diritto all'autodifesa e risponderà adeguatamente a qualsiasi provocazione o azione ostile", ha concluso il dicastero.
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