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La guerra in procura, le minacce a Chinnici e l’omicidio di Costa
02-01-2025, 19:00
Poi telefonate a mezze voci, venivo svegliato di notte, alzavo il microfono e non sentivo niente, le prime parole furono queste: «Che intenzioni ave lei con i processi di Palermo?» Perché allora si diffuse la voce che ero stato io, perché vicino a Costa, perché amico di Costa, e che, per le mie convinzioni, aveva quasi imposto al collega Falcone ad emettere i mandati di cattura...»
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