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L’IA non risponde della diffamazione causata dalle sue “allucinazioni”
Oggi 19-06-25, 15:43
Il commentatore radiofonico statunitense Mark Walters ha promosso un’azione legale contro un online articolo che lo accusava di appropriazione indebita. L’informazione falsa era stata generata da ChatGPT e il giornalista la la aveva verificata. La Corte ha respinto il ricorso: la diffamazione richiede la consapevolezza di ledere l’altrui reputazione con notizie false.
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