s

Respinto in Libia, sbarca a Fiumicino su richiesta del tribunale: «Responsabilità dell’Italia»
24-03-2025, 07:00
Scappato dal Sudan, dopo un passaggio in Libia il 29enne è partito nel 2021 per l’Italia su una barca con altre 170 persone. Respinto a Tripoli, è stato arrestato e torturato. Il tribunale di Roma ha chiesto il rilascio di un visto, accertando la responsabilità del nostro paese anche se non ha effettuato materialmente il soccorso: una decisione che «scardina una prassi delle autorità marittime italiane, che per evitare l’arrivo in Europa spingono i libici a riportare indietro le persone in fuga, anche con violenza», spiega l’avvocato di Asgi
CONTINUA A LEGGERE
7
0
0
Guarda anche
Il Manifesto

Libia, la Russiafrique gioca le sue carte
Domani
Ieri, 20:46
Attacco in Iran, una guerra aperta con molte incognite (e poche risposte)
Domani
Ieri, 20:41
Israele: «Teheran brucerà». L’Iran minaccia pure l’Europa
Domani
Ieri, 20:20
Al via il G7 in Canada: sarà di nuovo Trump contro tutti?
Domani
Ieri, 19:33