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Sport
A Parigi l'esordio di una delle nuove discipline olimpiche: il breaking
08-08-2024, 19:18
Parigi. Oggi, al Concorde Park, dove in questi giorni si sono svolte le gare di basket 3x3, di skateboard e di Bmx, esordirà una delle quattro nuove discipline olimpiche di Parigi 2024: il breaking, ossia l’arte metropolitana che incontra l’atletica, la cultura hip-hop e i ritmi afro-americani del Bronx degli anni Settanta che abbracciano l’olimpismo. Sedici atleti uomini (B-boys) e altrettante atlete donne (B-girls) si affronteranno in battaglie 1 contro 1 a eliminazione diretta. Attraverso una combinazione di mosse, capriole, rotazioni, sequenze di passi e posizioni acrobatiche in equilibrio dovranno adattarsi al ritmo improvvisato dei Dj del Concorde Park. I giudici non stileranno una classifica tra i breaker, ma giudicheranno le sfide uno contro uno. Il vincitore di ogni sfida verrà valutato secondo cinque criteri: musicalità, vocabolario dei movimenti, originalità, tecnica ed esecuzione. “Tutto è spontaneo. Il Dj crea l’atmosfera e i breaker devono reagire”, ha spiegato al sito ufficiale delle Olimpiadi Zack “Cracker Zacks” Slusser, vice presidente di USA Dance’s Breaking Division. “Questo è probabilmente l’aspetto cruciale quando si tratta di giudicare, ossia fino a che punto un ballerino riesce a utilizzare il proprio arsenale di movimenti con la musica che viene suonata in quel momento, creando un attimo capace di coinvolgere tutti”, ha aggiunto Zack “Cracker Zacks” Slusser. Il breaking affonda le sue origini negli anni Settanta, nel Bronx, dopo un difficile periodo di violenza tra bande, quando a New York viene inventato l’hip-hop. Kool Herc, dj giamaicano naturalizzato statunitense, passato alla storia come il padre dell’hip-hop, faceva ballare la gente suonando solo bassi e percussioni. Herc, nei suoi bloc party, isolava, prolungava, loopava questi interludi strumentali, i “break”, dove le drums si distinguevano dal resto della canzone generando piacere ed energia viscerale nei corpi dei ragazzi e delle ragazze davanti a lui. Questi “break” hanno dato il nome ai ballerini di breakdance, chiamati “B-boys” per gli uomini e “B-girls” per le donne. “È una cultura nata dalla pace, prima di tutto. Ecco perché lo slogan hip-hop è ‘Pace, unità, amore e divertimento’. Questi sono i valori e i messaggi dell’hip-hop fin dall’inizio, soprattutto quando si tratta di ballare”, ha dichiarato Mounir Biba, B-boy francese che ha vinto l’evento Red Bull BC One nel 2012 e ha lavorato al fianco di Tony Estanguet, il presidente di Parigi 2024. “La breakdance è nata in strada e si è ispirata alle culture del mondo e popolari”, ha dichiarato al Monde il ballerino François Gautret, curatore di diverse mostre sull’hip-hop a Parigi. Oggi ci sarà anche l’Italia al Concorde Park, con Antilai Sandrini, o meglio B-girl Anti. Nata nel 1997 a Livorno, ma cresciuta ad Aviano, in Friuli, Sandrini si allena a Pordenone da quando ha 13 anni. La passione per il breaking è nata guardando il papà deejay improvvisare alcuni passi durante una delle sue serate. Oltre a essere una B-girl, Sandrini è campionessa di wushu, arte marziale caratterizzata da una disciplina molto rigorosa, a differenza del breaking che è uno sport molto più libero. “Storicamente, il breaking ha preso molte mosse e molte movenze dalle arti marziali, quindi per me è un’arma in più che posso utilizzare a mio vantaggio”, ha dichiarato B-girl Anti in un’intervista al sito ufficiale delle Olimpiadi. Il breaking, che a Parigi vivrà i suoi primi momenti olimpici, non sarà tuttavia presente alle Olimpiadi di Los Angeles del 2028. Nel programma olimpico dei Giochi americani sono stati infatti selezionati il baseball/softball, il cricket, il flag football, il lacrosse e lo squash, ma non la disciplina di Antilai Sandrini. Il presidente della World DanceSport Federation (WDSF), Shawn Tay, dopo aver manifestato la sua delusione lo scorso ottobre per l’esclusione del breaking, si è detto tuttavia ottimista per farla reintegrare alle Olimpiadi di Brisbane 2032. “Dimostreremo sulla pista da ballo che il breaking, uno sport popolare tra i giovani provenienti da contesti diversi e basato su valori come l’inclusività, è perfetto per i Giochi Olimpici”, ha dichiarato Tay, prima di aggiungere: “La nostra campagna per essere integrati a Brisbane 2032 è già iniziata ed è guidata abilmente dal nostro primo vice presidente e residente australiano, Tony Tilenni”. Allenata da Alberto Pelus, Antilai Sandrini, già campionessa italiana di breaking, ha vinto l’argento sia ai Giochi del Mediterraneo nel 2019 che agli Europei nel 2022. Il pass per i Giochi di Parigi l’ha ottenuto qualificandosi tra le prime 10 nell’ultima fase delle Olympic Qualifier Series di Budapest. Oggi, alle 16, sarà in gara al Concorde Park per andare a caccia di medaglie.
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