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Estero
Condannando Jimmy Lai, Hong Kong condanna il simbolo della sua libertà
Ieri 15-12-25, 06:26
Jimmy Lai, l'imprenditore ed editore dell'Apple Daily è da oltre 1.800 giorni in un carcere di massima sicurezza di Hong Kong. Oggi è stato dichiarato colpevole di tutte le accuse contro la legge sulla sicurezza nazionale imposta dal Partito comunista cinese a fine 2020, cancellando ogni libertà conquistata e rivendicata da Lai, simbolo della repressione di Pechino a Hong Kong. I capi di accusa sono: "cospirazione per collusione con le forze straniere" e sedizione, Lai si è sempre dichiarato non colpevole di tutte le accuse, in questi anni ha dovuto affrontare un processo dopo l'altro ancora non è stata dichiarata la data dell'annuncio, ma secondo l'accusa di colluzione, rischia l'ergastolo. L'imprenditore ed editore ha 78 anni e più volte in questi anni gli avvocati e la sua famiglia ha denunciato il suo stato di salute e il regime di isolamento: la scorsa settimana la figlia ha scritto un editoriale sul Washington Post dal titolo: "Mio padre si sta rimpicciolendo", "Soffre di diabete e ipertensione, l'udito e la vista stanno peggiorando, soffre di infezioni da mesi e soffre di dolori costanti che a volte gli impediscono persino di stare in piedi. Ma il segno più visibile e allarmante della sua situazione è la grave perdita di peso", ha scritto. A ottobre nella redazione del Foglio, in un'intervista con Giulia Pompili aperta ai lettori aveva detto: “Mio padre sta per compiere 78 anni e la sua salute sta peggiorando. Durante tutto questo tempo è stato in isolamento, da solo in una cella. La sua religione è molto importante per lui, e grazie alla sua fede cattolica, grazie a Dio, è ancora forte mentalmente e spiritualmente, ma fisicamente si sta spegnendo. Questo è davvero il momento decisivo. Non so quanto tempo gli resti ancora in quelle condizioni”.
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