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Estero
Cosa si sa dell'esplosione nel centro di New Delhi
Oggi 11-11-25, 10:04
Sono almeno 13 le persone uccise e venti quelle ferite nell'esplosione che ieri sera è deflagrata nel centro di New Delhi. Secondo le prime ricostruzioni, a esplodere dovrebbe essere stata una Hyundai i20 ferma a un semaforo, poco prima delle 19 ora locale, vicino alla stazione della metropolitana Lal Qila, chiamata anche "Forte rosso", per via dell'edificio del XVII secolo patrimonio dell’umanità dall’Unesco che sorge lì vicino. L'esplosione ha innescato un incendio che si è rapidamente propagato verso le auto circostanti. I soccorsi hanno portato immediatamente le vittime in ospedale, ma "otto di loro sono morti prima di raggiungerlo" ha dichiarato il sovrintendente medico dell'ospedale Lok Nayak Jai Prakash Narayan all'agenzia di stampa Ani. "Sei auto, due risciò elettrici e un risciò automatico sono rimasti distrutti dall'incendio", ha confermato un funzionario dei vigili del fuoco. Dopo l'esplosione, la cui natura è ancora incerta, nella capitale indiana è stata diramata l'allerta massima: "Tutte le ipotesi sono al vaglio" ha confermato la Polizia indiana alla Bbc. "Tutti i responsabili saranno assicurati alla giustizia". Lo ha detto il primo ministro indiano Narendra Modi. L'esplosione di ieri, se confermata come attentato, sarebbe il primo attacco significativo dal 22 aprile, quando 26 civili, per lo più indù, furono uccisi nel sito turistico di Pahalgam, nel Kashmir amministrato dall'India, innescando scontri con il Pakistan. Parlando dal Bhutan, dove è in visita, il premier ha aggiunto: "Sono rimasto in contatto con tutte le agenzie che indagano su questo incidente per tutta la notte. Le nostre agenzie arriveranno in fondo a questa cospirazione". Il commissario di polizia di Delhi afferma che l'esplosione è avvenuta quando un'auto che procedeva lentamente si è fermata a un semaforo prima di esplodere. Non c'è ancora una conferma ufficiale sulla causa dell'esplosione: il ministro degli Interni Shah e altri funzionari hanno affermato che stanno "esplorando tutte le possibilità", mentre i sistemi di sicurezza nella capitale indiana sono stati rafforzati. Le autorità indiane avrebbero identificato il possibile attentatore: si tratterebbe di un medico di origine kashmira, Umar Un Nabi Mohammed. Secondo la Cellula Speciale della Polizia di Delhi, Mohammed era il proprietario della Hyundai i20 esplosa e sembrerebbe che fosse in contatto con i due medici kashmiri arrestati ieri poche ore prima dello scoppio e trovati con tre tonnellate di esplosivi, a Faridabad, città dell'India settentrionale.
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