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Estero
Diario illustrato dello shutdown. Quali sono le conseguenze per i cittadini
Oggi 06-11-25, 14:39
Il 5 novembre scorso, lo shutdown cominciato il 1° ottobre ha superato i 35 giorni, ed è diventato così il più lungo della storia d'America. Il precedente record risaliva al 2018-2019, durante il primo mandato di Donald Trump. Uno shutdown avviene quando il Congresso non approva il bilancio federale (o un provvedimento temporaneo, chiamato continuing resolution). Senza quei fondi, molte agenzie e servizi federali non possono spendere denaro e quindi sospendono le attività considerate “non essenziali”. Come scrivevamo qui, i due partiti rimangono fermi sulle posizioni di partenza, che hanno generato il blocco: i democratici non hanno intenzione di approvare il bilancio repubblicano se non verranno stoppati i tagli ad alcuni sussidi sanitari, e a sua volta il Gop non vuole cedere. Ma quali sono le conseguenze pratiche nella vita dei cittadini americani? Sfoglia la gallery (immagini realizzate con l'aiuto dell'AI) Dipendenti federali Quasi due milioni di lavoratori federali sono a casa senza stipendio. Quelli “essenziali” (come controllori di volo, agenti di sicurezza aeroportuale (Tsa), militari, guardie carcerarie) devono continuare a lavorare ma non vengono pagati finché lo shutdown non finisce. Prima del blocco federale delle carceri, il Bureau of Prisons (ufficio carcerario federale) si trovava già ad affrontare una carenza di 9.500 guardie carcerarie e 3.000 operatori sanitari. Con lo shutdown, ci potrebbe essere un effetto domino sull'assistenza e maggiori restrizioni dovute alla mancanza di personale. Dopo la fine del blocco federale, anche se non previsto dall'Antideficiency Act, storicamente il Congresso provvede a disporre un pagamento retroattivo per i lavoratori interessati. Servizi governativi “non essenziali” Musei, parchi nazionali e monumenti (per esempio il Grand Canyon, lo Smithsonian) chiudono o riducono l’accesso. Le richieste di passaporto o visti possono subire ritardi. Gli uffici fiscali (IRS) riducono l’attività: i rimborsi e le risposte ai contribuenti possono essere sospesi. Sono stati lasciati a casa anche i dipendenti di agenzie federali di regolamentazione, come la SEC che si occupa di regolamentare e vigilare il mercato dei titoli, o l’EPA, responsabile della protezione della salute umana e dell'ambiente. In shutdown, queste agenzie bloccano la maggior parte delle nuove pratiche. Il Dipartimento dell’Agricoltura ha confermato che nel fondo di emergenza restano 4,65 miliardi di dollari, appena sufficienti a coprire la metà dei sussidi di novembre, che costano in media 9 miliardi al mese. Gli agricoltori, che decidono cosa seminare in base a informazioni e dati specifici forniti da agenzie governative, sono fermi in attesa del ritorno in ufficio dei dipendenti. Ecco una lista di tutti i dipartimenti che hanno ridotto o sospeso il proprio funzionamento Trasporti e sicurezza Gli aeroporti restano operativi: i voli di linea continuano a partire e arrivare. Tuttavia, il sistema funziona con personale ridotto o non pagato, quindi possono esserci ritardi, file e disagi. Durante shutdown prolungati, alcuni controllori si mettono in malattia o lasciano il lavoro, con l'effetto pratico di provocare ritardi e cancellazioni per mancanza di copertura adeguata, soprattutto nei grandi hub. Gli agenti della sicurezza aeroportuale (Tsa) sono infatti obbligati a lavorare, benché abbiano iniziato a ricevere le prime buste paga dal valore di zero dollari. Come anche negli shutdown passati, molti agenti non si sono presentati al lavoro, con conseguenti code lunghissime ai controlli, ritardi nei decolli e in alcuni casi temporanea chiusura di varchi di sicurezza nei grandi aeroporti. Come ha riassunto il Corriere, "nei trenta aeroporti più grandi degli Stati Uniti, da giorni non si presenta al lavoro tra il 20 e il 40 per cento dei controllori di volo, dieci-tredici volte il tasso medio. Nell’area di New York – una delle più trafficate del mondo – venerdì scorso il tasso di assenza nelle torri e nei centri radar ha toccato l’80 per cento. L’associazione di categoria denuncia un numero record di dimissioni, che porta il personale – già al di sotto della soglia ottimale – a essere inferiore a quello del 2019, mentre il traffico aereo è oggi nettamente superiore". L’Amministrazione Trump ha preparato un video-messaggio da mostrare negli aeroporti, in cui si incolpano i democratici dei ritardi. La Federal Aviation Administration (Faa) si prepara a ridurre dal 7 novembre i movimenti aerei del 10 per cento al giorno nei principali quaranta aeroporti del paese per garantire la sicurezza dei voli. Sono quindi a rischio quasi 1.800 voli in partenza e gli spostamenti di più di 250 mila passeggeri al giorno, un numero che raddoppia se si includono anche gli arrivi. La Faa inoltre ha sospeso gran parte delle sue funzioni “non essenziali”: si sono verificati stop o ritardi nelle certificazioni di nuovi aerei o piloti, ritardi nell’approvazione di nuove rotte o lavori infrastrutturali e nell'implementazione di innovazioni tecnologiche. I controlli di sicurezza “di routine” continuano ma ispezioni, auditing, formazione e sviluppo tecnologico vengono sospesi o rallentati. Le compagnie aeree subiscono ritardi e costi extra. Le perdite si estendono anche a ristoranti, negozi e servizi aeroportuali. Un shutdown prolungato come quello del 2018–2019, durato 35 giorni, è costato centinaia di milioni di dollari al settore aereo. Al contrario, i controlli di frontiera e militari continuano regolarmente (sono servizi “essenziali”). Sussidi e aiuti sociali La spina dorsale del welfare americano è sotto una pressione fortissima. "Niente sussidi finché i Democratici radicali non metteranno fine allo shutdown!", ha scritto Trump su Truth Social, ignorando un ordine della Corte federale che imponeva di mantenere i fondi d’emergenza. Social Security (pensioni) e Medicare/Medicaid continuano, perché sono finanziati separatamente. Tuttavia, nuove richieste o aggiornamenti possono subire rallentamenti. Intanto i supermercati accettano solo contanti, le carte Snap (il più vasto dei 15 programmi di assistenza nutrizionale degli Stati Uniti, pilastro del social safety net che aiuta circa 42 milioni di persone a permettersi il cibo ogni mese) non funzionano più e milioni di americani hanno visto i loro buoni alimentari azzerarsi da un giorno all’altro. Negli stati più poveri, milioni di famiglie ricevono solo la metà dei benefici o restano in attesa di pagamenti congelati. Feeding America, la più grande rete di banche alimentari del paese, segnala un aumento del 70 per cento delle richieste di aiuto in poche settimane. Ci sono ritardi nei pagamenti dei veterani e dei beneficiari di programmi federali. E ci sono conseguenze anche fuori dai confini americani: a fine ottobre il comandante americano della Base Usaf di Aviano (Pordenone) ha confermato che anche i circa 450 lavoratori civili italiani non percepiranno lo stipendio di ottobre a causa del blocco in corso. Come riporta il Sole 24Ore, "più di 58mila bambini in 41 stati rischiano di restare senza assistenza a causa della sospensione dei fondi Head Start [...] che serve a offrire educazione prescolare, pasti, assistenza sanitaria e supporto familiare ai bambini provenienti da famiglie a basso reddito [...]. Anche il programma WIC, che fornisce alimenti a donne incinta e neonati, è in crisi". Economia e mercati Secondo Bloomberg, lo shutdown più lungo della storia costa all’economia statunitense circa 15 miliardi di dollari a settimana. Ci sono ritardi negli appalti federali e nei pagamenti alle imprese fornitrici. Molte richieste di finanziamento di piccole imprese e privati che prevedono agevolazioni statali vengono ritardate. Inoltre i mercati finanziari possono subire fluttuazioni per l’incertezza politica. Si ferma poi la pubblicazione di dati su inflazione, occupazione e pil: le statistiche ufficiali (come i dati economici raccolti ed elaborati del Bureau of Labor Statistics) vengono sospese. Scuola, ricerca e università Sono rallentati i programmi per studenti (borse, prestiti, aiuti universitari) e inoltre rimangono a casa i dipendenti del dipartimento dell’Istruzione che si occupano dei fondi per le scuole di comunità a basso reddito. Con il blocco dell’Impact Aid, un fondo da 1,6 miliardi di dollari che sostiene le scuole costruite su territori federali o riserve indigene, sono sospesi tutti i programmi doposcuola e i pasti scolastici. Anche la ricerca scientifica si ferma. È sospesa l'ammissione di pazienti nei centri di ricerca medica noti come Istituti nazionali di sanità (National Institutes of Health, NIH) e i Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC) vedono ridotta la propria capacità di controllo. Anche la Nasa vede ridotto al minimo il numero di impiegati, volti a supportare solo le missioni in corso. Cosa continua a funzionare Tra i servizi che non vengono invece coinvolti ci sono quelli postali (Usps è autofinanziata), di riscossione dei tributi, di assistenza medica, i servizi prestati dalle forze di polizia, militari e vigili del fuoco, il controllo del traffico aereo e i servizi meteorologici.
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