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Estero
Il leghista Lorenzo Fontana: "Questa guerra è stata un fallimento totale per la Russia"
Oggi 16-12-25, 12:52
"Questa guerra è stata un fallimento totale per la Russia a livello strategico, loro cercheranno di farla passare per una vittoria ma non lo è". A dirlo è il presidente della Camera Lorenzo Fontana durante il tradizionale scambio di auguri di Natale con la stampa parlamentare. Un pensiero, il suo, molto diverso da quello del leader della Lega Matteo Salvini, che da ultimo ieri sera ha affermato di non voler scegliere tra Mosca e Kyiv: “Non faccio il tifoso”, “sono per la pace e per l’Italia”, ha detto. "Sinceramente vedo la Russia come un paese che ha fallito questa guerra, è stato un boomerang straordinario al di là dei morti, ha messo in evidenza che non è la grande potenza che pensavamo che fosse. Loro dicono che Hitler e Napoleone non riuscirono a invadere la Russia ed è vero", ma è "altrettanto vero che neanche la Russia ha dimostrato grandissime capacità, anzi", ha aggiunto Fontana. Il riferimento è alle parole di Salvini, commentate anche dalla portavoce del ministero degli Esteri russi Maria Zakharova, che affermano tutto il contrario: "Se Hitler e Napoleone non sono riusciti a mettere in ginocchio Mosca con le loro campagne in Russia, è improbabile che Kaya Kallas, Macron, Starmer e Merz abbiano successo", ha detto il leader leghista, con la portavoce che gli ha fato eco dicendo che "il paragone è esatto, la conclusione è indiscutibile". Il presidente della Camera ha poi spiegato che la debolezza russa si rende evidente dal fatto che "in quattro anni" Mosca non è riuscita "a conquistare un territorio che riteneva praticamente proprio". "Non è sicuramente la vittoria strategica che immaginava Putin all'inizio del conflitto - continua Fontana - e probabilmente all'inizio del conflitto pensavano in pochi giorni di poter cambiare il governo ucraino e di mettere un governo filo-russo. Questo non solo non è avvenuto, ma hanno incontrato una grandissima resistenza da parte del popolo ucraino e poi non sono riusciti nel corso di questi anni a conquistare tutto il territorio nonostante le ingenti risorse". Fontana ha poi parlato dei negoziati di pace in Ucraina, dicendosi "più fiducioso rispetto all'estate scorsa", perché "mi sembra che si stia delineando il fatto che dopo quasi quattro anni di guerra" ci sia la volontà di chiudere il conflitto. "Anche perché ci sono interessi economici". Ma "è evidente che l'unico interlocutore che ha effettivamente la Russia siano gli Stati Uniti, e gli Stati Uniti hanno intenzione di occuparsi di altre zone del mondo e quindi premono molto per la pace". Le dichiarazioni del presidente della Camera arrivano all'indomani del vertice europeo a Berlino dei leader europei, dove era presente anche Giorgia Meloni, a cui poi si sono uniti gli inviati americani Jared Kushner e Steve Witkoff, che hanno recapitato ai leader un messaggio chiaro da parte del presidente Donald Trump: "Stiamo ricevendo un enorme sostegno dai leader europei. Vogliono che finisca". Segno che dopo le dure parole del presidente americano, che aveva definito "deboli" e "decadenti" i Volenterosi, qualcosa si è mosso.
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