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Incertezza mondiale. Come sarà la Formula 1 nel 2025
Ieri 13-03-25, 16:27
Non ci sarà tempo per annoiarsi nella Formula 1 che sta per partire in Australia, dove, a metterci un po’ di sale, domenica potrebbe arrivare anche la pioggia. Il 75° non sarà un anno banale, ci sono tante storie alla ricerca di un finale a sorpresa, a cominciare da quella che ha tenuto banco per tutto l’inverno: il debutto di Lewis Hamilton in rosso. Per ora ha monopolizzato l’attenzione, facendo un bel favore ai suoi avversari che hanno avuto delle vigilie tranquille, senza pressione. Quando alla vigilia del weekend australiano gli hanno chiesto che risultato lo renderebbe felice domenica sera, lui ha giocato un po’: “Spero di poter essere tra i primi cinque”. Un risultato che non farebbe piacere a nessuno a Maranello, considerando che negli ultimi tre anni la Ferrari ha vinto due volte a Melbourne. Tenere basse le aspettative può essere una tattica. Anche se quest’anno fare previsioni è più difficile del solito. Le prove pre campionato non hanno dato indicazioni sufficienti per capire come andrà a finire. Nessuno tra i diretti interessati si sbilancia. Tutti raccontano di sognare il Mondiale, ma nessuno dice di sentirsi favorito. Anzi c’è chi come Verstappen, il campione in carica alla caccia del quinto titolo di fila, si tira proprio fuori per il momento: “Qui in Australia non abbiamo la macchina per poter battere le McLaren”, assicura. Ma non aspettatevi un Verstappen rinunciatario, l’anno scorso anche nei mesi peggiori, è riuscito a trarre qualche punto importante. L’ipotetico schieramento di partenza della stagione vede la McLaren leggermente davanti ad un trio composto da Mercedes, Red Bull e Ferrari. Un ragionamento condiviso anche dai bookmakers, basato sui pochi dati emersi dalle prove precampionato e soprattutto sui risultati dell’ultima parte della scorsa stagione. Le regole non sono cambiate (la rivoluzione arriverà nel 2026), le monoposto sono un’evoluzione di quelle dello scorso anno con l’eccezione della Ferrari che ha cambiato la filosofia della sospensione anteriore (da push-rod a pull-rod) e quindi potrebbe avere bisogno di qualche gara in più per riuscire a sfruttare tutto il potenziale della SF-25. “Se non saremo subito davanti dovremo semplicemente rimanere calmi e lavorare duramente come abbiamo fatto nel 2024, un anno nel quale credo che abbiamo messo a segno una rimonta notevole nella seconda metà di stagione”, ha detto Charles Leclerc che almeno non ha nascosto l’obbiettivo finale: “Puntiamo al titolo mondiale”. Ci puntano lui, il suo compagno Hamilton, il solito Verstappen, il duo McLaren con Norris e Piastri che partono alla pari e naturalmente anche George Russell, diventato capitano nella Mercedes del dopo Hamilton. Gli unici a non avere il coraggio di dirlo sono i rookie della compagnia, Liam Lawson nuovo compagno di Max, 11 Gran premi alle spalle e soprattutto Andrea Kimi Antonelli, il più giovane dei 20, appena 18 enne e senza un gran premio alle spalle. Kimi dice di volersi prendere del tempo: “Avrò tanto da imparare, ci sono tanti nuoci scenari ma penso sarà una buona stagione se cercherò di massimizzare ogni risultato. E la mentalità sarà sempre la stessa. Il pilota deve essere veloce e vincere, ma sono realista e il livello è alto. Senza dubbio non vedo l’ora di vedere come me la caverò ma ottenere il massimo ogni volta sarebbe grandioso”. Anche lui però ha un piccolo grande sogno: dovesse vincere una delle prime tre gare del campionato batterebbe il record di precocità di Max Verstappen che conquistò la sua prima vittoria nel 2016 a Barcellona a 18 anni 7 mesi e 15 giorni. Curioso che nella stessa stagione si possa avere il vincitore più giovane e il primo over quarantenne a vincere una gara dai tempi di Nigel Mansell (Australia 1994). Quattro team, otto piloti, in cerca della vittoria. E gli altri? Dovranno accontentarsi delle briciole con Williams e Alpine candidate ad essere la quinta forza del campionato e la ricchissima Aston Martin ancora ad aspettare le idee di Newey che diventeranno realtà solo l’anno prossimo (con i motori Honda). Due le novità regolamentari ad effetto immediato: non verrà più assegnato il punto supplementare per il giro veloce e l’obbligo di un doppio pit stop a Monte Carlo, per evitare la noia. Perché i proprietari della Formula 1 (Stefano Domenicali riconfermato fino al 2029 come presidente e ceo) tutto possono sopportare tranne uno spettacolo noioso, cosa che da queste parti fino a qualche anno fa era abbastanza frequente.
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