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Estero
Israele attacca il programma nucleare iraniano
Ieri 13-06-25, 03:34
Il presidente americano Donald Trump, in un post su Truth, ha esortato l'Iran a firmare l'accordo sul nucleare "prima che non resti più nulla" perché i prossimi attacchi israeliani saranno "ancora più brutali". In un ulteriore post sulla sua piattaforma, Trump ha aggiunto: "Due mesi fa ho dato all'Iran un ultimatum di 60 giorni per 'raggiungere un accordo'. Avrebbero dovuto farlo! Oggi è il 61° giorno. Ho detto loro cosa fare, ma non ci sono riusciti. Ora hanno, forse, una seconda possibilità!". Sul fronte diplomatico La missione iraniana all'Onu ha chiesto una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza in seguito agli attacchi israeliani. Non è ancora stata fissata alcuna ora, ma la riunione dovrebbe tenersi oggi stesso. Secondo la Cnn, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump parlerà con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, mentre il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer hanno parlato al telefono. "Hanno discusso degli attacchi israeliani e della risposta militare dell'Iran e hanno concordato di rimanere in stretto contatto", ha detto un portavoce del governo tedesco. Israele chiude tutte le sue ambasciate Israele sta chiudendo le sue ambasciate in tutto il mondo e ha esortato i cittadini a stare attenti e a non esporre simboli ebraici o israeliani in luoghi pubblici. Sui siti web delle ambasciate sono stati pubblicati avvisi per avvertire che Israele non fornirà servizi consolari e per esortare i cittadini a collaborare con i servizi di sicurezza locali in caso di attività ostili. Per il momento non c'è nessuna indicazione sulla durata della chiusura delle ambasciate. La condanna del Cremlino. Anche la Turchia contro Israele La Russia ha “condannato fermamente” l’azione militare di Israele contro l'Iran – stretto alleato di Mosca e fornitore di missili balistici a corto raggio e di droni che l'esercito di Putin utilizza nell'invasione dell'Ucraina – descrivendola come una violazione della carta delle Nazioni Unite. "Gli attacchi senza provocazione contro uno Stato sovrano, i suoi cittadini, le sue città pacifiche e le sue infrastrutture nucleari sono inaccettabili", ha affermato il ministero degli Esteri russo in una nota. "Gli attacchi di Israele hanno minato e ostacolato gli sforzi per risolvere la situazione relativa al programma nucleare pacifico dell'Iran", aggiunge Mosca. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha condannato gli attacchi di Israele contro l’Iran, definendoli una “chiara provocazione” e un tentativo di distogliere l'attenzione da ciò che accade a Gaza. Erdogan avverte che il governo di Netanyahu sta tentando di trascinare la regione nel caos e che Ankara sta monitorando attentamente gli sviluppi della situazione. Israele attacca il programma nucleare iraniano Israele ha lanciato l’operazione “Leone nascente” contro il programma nucleare iraniano, colpendo alcuni siti per l’arricchimento dell’uranio, siti militari e uccidendo a Teheran il comandante delle Guardie della rivoluzione islamica Hossein Salami, il capo di stato maggiore Mohammad Bagheri, il comandante del quartier generale centrale delle forze armate iraniane, Gholam Ali Rashid. “Abbiamo colpito al cuore del programma nucleare dell’Iran”, ha detto il primo ministro israelino Benjamin Netanyahu. “Abbiamo preso di mira il principale impianto di arricchimento iraniano a Natanz. Abbiamo preso di mira i principali scienziati nucleari iraniani che lavorano alla bomba iraniana. Abbiamo anche colpito al cuore del programma missilistico balistico dell'Iran”. L’operazione, ha detto il premier israeliano, continuerà per tutti i giorni necessari, anche un anno se necessario. Gli obiettivi: chi sono gli iraniani uccisi Oltre al generale Hossein Salami, comandante delle Guardie della rivoluzione islamica, e al capo di stato maggiore delle sue forze armate Mohammad Bagheri, secondo quanto riportano alcuni media statali sarebbero stati uccisi anche Fereydoon Abbasi, ex capo dell'Organizzazione per l'energia atomica, e il fisico coinvolto nel programma nucleare, Mohammad Tehranchi. Un funzionario della difesa israeliano ha dichiarato al giornalista di Axios Barak Ravid che oltre agli attacchi aerei israeliani, il Mossad avrebbe condotto una serie di operazioni di sabotaggio segrete nelle profondità dell'Iran. Secondo quanto riportato dall'AP, l'Iran ha confermato che gli attacchi israeliani hanno ucciso il generale Amir Ali Hajizadeh, responsabile del programma missilistico della Guardia Rivoluzionaria. L'esercito israeliano ha dichiarato che nell'attacco sono rimasti uccisi anche il comandante della forza droni iraniana e il capo del comando aereo. Il dialogo con gli Stati Uniti. Rubio: "Nessun coinvolgimento americano" Nella notte tra mercoledì e giovedì, gli Stati Uniti avevano ordinato l’evacuazione del personale non essenziale dell’ambasciata a Baghdad, in Iraq, e la partenza volontaria del personale non militare dalle ambasciate di Kuwait e Bahrein, mandando il segnale di aspettarsi un attacco nella regione. Il comandante del Centcom, Michael Kurilla, si è diretto in Israele e all’inizio della settimana aveva mostrato al Pentagono i possibili obiettivi di un attacco israeliano in Iran. Lunedì si erano sentiti al telefono anche Netanyahu e Donald Trump. Secondo i resoconti della telefonata, il presidente americano aveva chiesto al premier israeliano di non parlare più di un attacco alla Repubblica islamica, perché i continui annunci mettevano a rischio i negoziati sul nucleare. Lunedì Israele aveva già deciso di attaccare e probabilmente la telefonata serviva a informare gli Stati Uniti, che quando l’Iran risponderà dovranno intervenire nella difesa dello stato ebraico. Gli Stati Uniti hanno negato qualsiasi coinvolgimento nell'attacco: "Stasera Israele ha intrapreso un'azione unilaterale contro l'Iran. Non siamo coinvolti in attacchi contro l'Iran e la nostra massima priorità è proteggere le forze americane nella regione (...) Israele ci ha comunicato che ritiene che questa azione sia necessaria per la propria autodifesa", ha dichiarato con una nota il segretario di stato Marco Rubio. Domenica si sarebbe dovuto tenere il sesto round di colloqui tra l’inviato americano per il medio oriente Steve Witkoff e il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi. Washington si aspettava una risposta da parte di Teheran sulla proposta per un accordo sul nucleare presentata dagli Stati Uniti due settimane fa. Teheran non ha mai risposto, ieri i canali Telegram legati al regime avevano pubblicato il disegno di un missile con i colori dell’Iran, con su scritto “Il negoziatore quando è necessario”. L'inviato speciale Witkoff ha ancora in programma di recarsi in Oman per i colloqui questo fine settimana, ma non è chiaro se gli iraniani parteciperanno. La risposta iraniana Il regime iraniano ha fatto sapere che la risposta sarà dura. Per ora, tuttavia, la risposta iraniana è stata intercettata dalle forze di difesa israeliane. Dopo l'attacco della notte, Teheran ha lanciato almeno cento droni contro Israele. Gli aerei da combattimento dell'aeronautica militare israeliana li hanno abbattuti fuori dai confini di Israele e, finora, nessuno di essi ha raggiunto il paese. Gli israeliani si sono svegliati con il suono delle sirene, lo spazio aereo israeliano è stato chiuso e anche la compagnia aerea nazionale israeliana, El Al, ha dichiarato di aver sospeso i voli da e per il paese.
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