s
Economia e Finanza
La Bce taglia ancora i tassi di 25 punti base
17-10-2024, 13:48
“Il Consiglio direttivo ha deciso oggi di ridurre di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della Bce", il quale scende al 3,25 per cento. Così fa sapere la Banca centrale europea dal meeting di oggi a Lubiana, in Slovenia. “In particolare – prosegue il comunicato ufficiale – la decisione di ridurre il tasso sui depositi presso la banca centrale, tasso mediante il quale il Consiglio direttivo orienta la politica monetaria, scaturisce dalla valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, della dinamica dell'inflazione di fondo e dell'intensità della trasmissione della politica monetaria”. Le ultime informazioni sull’inflazione indicano infatti che il processo disinflazionistico è “ben avviato”, rileva la Bce, aggiungendo poi che le prospettive di inflazione sono “influenzate dalle recenti sorprese al ribasso degli indicatori dell’attività economia”. Tuttavia, nel contempo, prosegue la nota, “le condizioni di finanziamento rimangono restrittive”. Si tratta del terzo taglio da giugno, di medesimo importo all'ultimo taglio dei tassi di interesse sui depositi di che lo scorso 12 settembre ne aveva fatto calare il valore dal 3,75 al 3,50 per cento. Un taglio sicuramente non così scontato, soprattutto se si fa riferimento a quanto emerge dall'ultimo bollettino economico pubblicato a settembre, in cui la Bce sottolineava la probabilità che l'inflazione potesse tornare ad “aumentare nell'ultima parte di quest'anno per poi scendere verso l'obiettivo del Consiglio direttivo nel corso della seconda metà del prossimo anno”. Oggi la Bce conferma l'aspettativa “che l’inflazione aumenti nei prossimi mesi, per poi diminuire e raggiungere l’obiettivo nel corso del prossimo anno”. Influenzata dalla crescita dei salari, l’inflazione interna rimane elevata. Ma al tempo stesso, “le pressioni sul costo del lavoro dovrebbero seguitare ad attenuarsi gradualmente, in un contesto in cui i profitti ne mitigano parzialmente l’impatto sull’inflazione”. Per raggiungere l'obiettivo di un ritorno tempestivo a un'inflazione del 2 per cento, la Bce fa sapere che “manterrà i tassi di riferimento su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario a conseguire questo fine”, continuando a seguire un approccio guidato dai dati “in base al quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione” senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi. “Gli ultimi dati mostrano che nell'eurozona il manifatturiero ha continuato a contrarsi mentre le esportazioni di beni si son ridotte e le famiglie consumano meno”, ha sottolineato la presidente Christine Lagarde durante la conferenza stampa che ha seguito la riunione del consiglio direttivo. La decisione, ha rivelato Lagarde ai giornalisti, è stata presa su iniziativa del capo economista della Bce, Philip Lane, che “sulla base dell'analisi congiunturale ha proposto solamente l'opzione di un taglio di 25 punti base e la sua proposta è stata approvata in maniera unanime”. La presidente ha poi sottolineato l’importanza di seguire con rapidità quanto indicato dal piano di Mario Draghi per rendere più competitive le imprese europee. Quanto alla stabilità finanziaria dei paesi dell'Ue, “l’attuazione piena, trasparente e immediata del nuovo quadro di governance economica dell'Ue aiuterà i governi a ridurre stabilmente il disavanzo di bilancio e il rapporto debito–pil”, ha detto Lagarde. La presidente si è poi rivolta anche all’esecutivo comunitario guidato da Ursula von der Leyen: “La nuova Commissione europea è chiamata a definire una strategia coraggiosa con particolare attenzione al sistema dell'artigianato e della piccola impresa, fondata su una capacità fiscale centralizzata che ha contraddistinto la risposta comunitaria alla crisi pandemica''. “I rischi per la crescita economica restano orientati verso il basso”, ha proseguito, citando fra i fattori che pesano sulle prospettive la “minore domanda di esportazioni dell'area dell'euro dovuta all'indebolimento dell'economia mondiale e alle tensioni commerciali tra le maggiori economie oltre ai conflitti in atto in Ucraina e medio oriente”. Inoltre, ha aggiunto, anche “la crisi climatica e gli eventi estremi potrebbero far salire i prezzi del cibo”.
CONTINUA A LEGGERE
5
0
0
Guarda anche
Il Foglio
09:15
Piccoli leader crescono. I giovani che fanno politica
Il Foglio
08:12
In Moldavia Sandu in testa, il referendum sull'Ue in bilico
Il Foglio
08:08
L'Ue sulla via dell'orbánizzazione
Il Foglio
07:48
Doppietta in Texas per le Ferrari. Leclerc vince, Sainz secondo
Il Foglio
06:25