L'attacco di droni ucraini in Russia costringe Mosca a sospendere i voli

Stanotte 144 droni ucraini sono stati abbattuti in 9 regioni del territorio russo, di cui 20 nella regione di Mosca. E' uno degli attacchi di droni più massicci da parte di Kyiv sulla capitale russa dall'inizio dell'invasione. Secondo le autorità russe almeno una persona è stata uccisa, tre dei quattro aeroporti di Mosca sono stati chiusi per più di sei ore e quasi 50 voli sono stati dirottati. I precedenti attacchi di droni ucraini in territorio russo si sono concentrati soprattutto su obiettivi strategici – come  impianti energetici – e zone di confine,  e anche questa volta più della metà sono stati abbattuti nella regione di confine occidentale di Bryansk, 14 nel Kursk, dove l'esercito ucraino a inizio agosto ha lanciato un'offensiva e sta lanciando attacchi con droni sempre più massicci e in profondità.   Alcuni droni di Kyiv stanotte hanno però colpito anche alcuni edifici residenziali nel quartiere di Mosca Ramenskoye, a 50 chilometri a sud-est di Mosca. Secondo il governatore Andrei Vorobyov una persona è rimasta uccisa e tre sono state ferite. A Ramenskoye, secondo il sindaco di Mosca Sergei Sobyanin, “mentre si respingeva un attacco” di droni, hanno preso fuoco l’undicesimo e il dodicesimo piano di un condominio.  I video pubblicati sui canali Telegram mostrano le fiamme che si propagano nell'edificio e sostengono che cinque appartamenti sono stati distrutti, mentre nell'edificio a Sportivny Proezd sarebbero stati danneggiati 54 appartamenti. L'attacco di droni ha persino costretto gli aeroporti di Mosca Vnukovo, Domodedovo e Zhukovsky a sospendere l'accoglienza e la partenza dei voli, ricordando ai cittadini russi che la guerra è arrivata ormai a tutti gli effetti in casa: soltanto il primo settembre era stato registrato il più grande attacco di droni ucraini in russa: il ministero della Difesa russo annunciò che le difese aeree avevano abbattuto 158 droni.  

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