s
7 ottobre, parenti ostaggi israeliani: un anno lungo un'eternità
07-10-2024, 10:03
Tel Aviv, 7 ott. (askanews) - A un anno dal massacro del 7 ottobre, i parenti degli ostaggi israeliani chiedono una sola cosa: il ritorno dei loro cari a casa, rapiti da Hamas durante l'attacco e da 12 mesi ancora nelle mani dei terroristi nonostante la durissima risposta di Israele che dal giorno dopo ha cominciato a bombardare Gaza. Per questo alcuni di loro hanno scelto di ricordare l'anniversario manifestando davanti a casa del primo ministro Netanyahu a cui chiedono di trovare un accordo per un cessate il fuoco e far rientrare sani e salvi gli ostaggi dopo un anno. "Un anno dopo che i miei genitori sono stati rapiti in pigiama dalla loro casa - dice Shir Siegel - io li immagino venire a casa mia e ci abbracciamo all'infinito, un anno è passato ma in realtà è passato un lungo giorno che sembra un'eternità" Yuli Ben Ami aspetta il ritorno di suo padre: "Non potrò andare avanti finché non sarà a casa, finché tutti gli ostaggi non saranno a casa. Non riusciamo nemmeno a elaborare quello che abbiamo passato perché siamo nel mezzo del trauma. Stiamo solo aspettando che tornino a casa". Doron Zacktzer, parente di un soldato: "Deve tornare a casa. Tutti gli ostaggi, tutti gli altri 100 ostaggi devono farlo, ora. Ed è responsabilità del nostro governo, di Bibi (Benjamin) Netanyahu e di tutti i membri del governo. Dovrebbero concludere l'accordo e riportarli a casa perché è ora. Ci sono ostaggi vivi laggiù. Devono tornare vivi, non morti".
CONTINUA A LEGGERE
4
0
0
Guarda anche
Il Tempo
Ieri, 23:05
Autorete di Gila e la Juve batte 1-0 la Lazio
Il Tempo
Ieri, 22:46
Quando arriva il "freddo vero"? Giuliacci indica la data da segnare
Il Tempo
Ieri, 22:21
Migranti arrivati a Bari, Nordio: "Sentenza abnorme, provvedimenti legislativi"
Il Tempo
Ieri, 21:27
Salvini: "Io condannato? Scafisti e trafficanti saprebbero dove arrivare"
Il Tempo
Ieri, 21:12