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A 10 anni dall'assalto arrestata la moglie del terrorista del Bataclan: pianificava un attentato
Oggi 10-11-25, 11:49
Si preparava compiere un attentato la moglie di Salah Abdeslam, l'unico sopravvissuto degli assalti del 13 novembre 2015 a Parigi. Maëva B., 27 anni, originaria di Tarn-et-Garonne, è stata Secondo fermta con l'accusa di ricettazione e associazione a delinquere finalizzata al terrorismo insieme e altre due persone. Nota per i legami con il movimento islamista radicale, è sospettata di aver consegnato lo scorso gennaio la chiavetta usb contenente i piani per l'attacco al marito, che sta scontando l'ergastolo nel penitenziario di Vendin-le-Vieil, nella Francia settentrionale. Le indagini della Procura Nazionale Antiterrorismo sono partite due settimane fa, quando le guardie carcerarie hanno trovato nella cella di Abdeslam la chiavetta. Nei suoi confronti è stato spiccato mandato di arresto per possesso illegale di un oggetto in detenzione. Gli accertamenti hanno permesso di risalire alla moglie di Salah, ora accusata di introdotto nel carcere la chiavetta. Ulteriori verifiche hanno permesso di risalire ai contatti della donna e ad un piano in preparazione per compiere un attentato. La Procura ha annunciato che l'indagine è stata "estesa" al reato di associazione a delinquere finalizzata alla preparazione di un crimine contro la persona. I magistrati, secondo quanto scrivono i giornali francesi, hanno utilizzato un articolo del codice di procedura penale che prevede un'estensione eccezionale della custodia cautelare oltre le 96 ore, in caso di "grave rischio di imminente di azione terroristica in Francia o all'estero" e se "le esigenze della cooperazione internazionale lo richiedono imperativamente". "Questa misura, attuata con l'autorizzazione di un giudice - riporta il quotidiano Ouest France - è utilizzata molto raramente dal sistema giudiziario antiterrorismo". Ciò dimostrebbe che il pericolo del passaggio all'azione del gruppo era imminente. Maëva ha conosciuto Salah quando lui era già in carcere. Aveva iniziato a scrivergli lettere dopo essersi invaghita di lui dai racconti sugli attacchi terroristici visti in televisione. Nelle missive raccontava di essere stata "salvata dall'Islam". La corrispondenza è divenuta una solida amicizia, poi sfociata in una relazione sentimentale a distanza. La donna aveva ottenuto il permesso di visitare in prigione Salah, considerato un detenuto ad alto rischio e confinato in isolamento. Il 13 novembre la Francia si prepara a celebrare, in una giornata di omaggio alle vittime, il decimo anniversario degli attentati in cui persero la vita 130 persone a Parigi e Saint-Denis. Un gruppo di terroristi islamici ma nati in Belgio e Francia, guidati da Abdelhamid Abaaoud, agente segreto dell'Isis, assalti il teatro Bataclan, cinque ristoranti e lo stadio della capitale francese.
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