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Addio a Diane Keaton: musa, amica e amante di Woody Allen
Ieri 11-10-25, 21:11
Mondo del cinema in lutto per la scomparsa a 79 anni di Diane Keaton, la musa di tanti film di Woody Allen. Secondo quanto riporta il sito americano "People" l'attrice è deceduta in California ma non si conoscono ancora le cause. 'Io e Annie' di Woody Allen è il film che l'ha consacrata. e 'Il Padrino'. All'anagrafe Diane Hall, era nata a Los Angeles il 5 gennaio 1946. Decise di intraprendere la carriera di attrice dpo aver visto la madre vincere in il concorso locale per casalinghe "Mrs. Los Angeles". Il teatro fu il primo amore, l'esordio al cinema nel 1970. La prima parte importante ne “Il padrino” (1972), la notorietà grazie al sodalizio artistico con Woody Allen. La quarta pellicola in cui la Keaton e il regista statunitense collaborarono, “Io e Annie”, valse all'attrice il successo agli Oscar 1978 come miglior attrice e la vittoria di un Golden Globe e del Premio Bafta. Diane e Woody si erano incontrati nel 1968, quando lei era in scena a Broadway con un piccolo ruolo nel musical “Hair”. Fece un provino per la commedia “Provaci ancora, Sam”. Allena la scritturò e lei ottenne una nomination ai Tony Award. Il legame professionale si tramutò in una lunga relazione sentimentale: “Il più grande amore della mia vita”, la definì Allen. La Keaton ha recitato in sette film del regista newyorkese, alcuni dei quali posteriori alla loro separazione: “Il dormiglione” (1973), “Amore e guerra” (1975), “Io e Annie” (1977), “Interiors” (1978), “Manhattan” (1979), “Radio Days” (1987), “Misterioso omicidio a Manhattan” (1993). In quegli anni si distingue anche per le sue interpretazioni in “Spara alla luna” (1982) di Alan Parker e “Fuga d'inverno” (1984) di Gillian Armstrong. Dopo Woody Allen, il nuovo amore con Warren Beatty col quale nel 1981 gira “Reds”, che le frutta la seconda nomination all'Oscar della carriera come miglior attrice protagonista e il David di Donatello alla miglior attrice straniera. La terza nomination all'Oscar come miglior attrice protagonista arriva nel 1997 con il film “La stanza di Marvin”. Ancora una separazione e un altro amore, questa volta con Al Pacino, che però termina in concomitanza con l'uscita del terzo film della saga de "Il Padrino", nel 1991. Cinque anni dopo con Bette Midler e Goldie Hawn costituisce il terzetto di protagoniste della commedia “Il club delle prime mogli”. Il successo torna alla grande nel 2003 con il ruolo dell'affascinante e dolce commediografa conquistata da un Jack Nicholson nel ruolo di un attempato playboy, nella commedia “Tutto può succedere”. Per Diane arriva la quarta candidatura all'Oscar, sempre come miglior attrice protagonista. “Si avvicina al copione quasi come per un'opera teatrale in cui memorizza l'intera sceneggiatura già prima delle riprese; non conosco nessun altro attore che lavora così”, dirà di lei Warren Beatty. Nel 2006 la rivista statunitense Premiere l'ha inserita al 60º posto nelle 100 migliori interpretazioni di tutti i tempi.
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