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AI, come può trasformare e velocizzare la Pubblica Amministrazione: l'evento di BIP
26-09-2024, 17:57
L'intelligenza artificiale ha da tempo fatto irruzione nelle vite di tutti, ridisegnato i confini tra l'uomo e la tecnologia e contribuito a scatenare una vera e propria rivoluzione in diversi settori, ma la missione consiste ora nell'avvalersi di questo potente strumento in maniera responsabile e al fine di generare benefici reali per la società. È stato questo il tema cardine dell'incontro "L'Intelligenza Artificiale e i nuovi rapporti tra Cittadini, Imprese e Settore Pubblico", organizzato da BIP, multinazionale di consulenza, con il patrocinio del Dipartimento per la Trasformazione Digitale del Consiglio dei Ministri, dell'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e dell'Agenzia per l'Italia Digitale. L'evento è stato l'occasione di un confronto tra rappresentanti del settore pubblico e privato, accademici ed esperti tecnologici, per esplorare come l'Intelligenza Artificiale (AI) stia trasformando radicalmente il rapporto tra Pubblica Amministrazione e cittadini e per evidenziare i numeri chiave del fenomeno: oggi il mercato dell'Intelligenza Artificiale vale 485 miliardi di euro e si prevede che nel 2028 supererà i 1.140 miliardi. "L'Intelligenza Artificiale non è solo uno strumento per automatizzare compiti ripetitivi, ma una leva fondamentale per migliorare la qualità delle decisioni complesse nella Pubblica Amministrazione”, ha sottolineato Donato Iacovone, presidente di BIP. “L'AI ha il potenziale di trasformare radicalmente la gestione dei processi e procedimenti della PA, accelerandoli e rendendoli più efficienti, con un impatto diretto e concreto sulla vita dei cittadini e sulle operazioni delle istituzioni e delle imprese. Tuttavia, la vera sfida che dobbiamo affrontare è l'implementazione etica dell'AI. Occorre mantenere e rafforzare il patto di fiducia tra cittadini e istituzioni, curando l'affidabilità e la sicurezza dei dati utilizzati e assicurando che ogni interazione con la Pubblica Amministrazione sia trasparente, responsabile e sicura", ha continuato. Secondo Nunzia Ciardi, Vice Direttore Generale dell'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, si tratta solo dell' "ultima sfida che la tecnologia ci ha posto negli ultimi anni ed è probabilmente, fino ad oggi, la sfida del secolo. Le più grandi potenze stanno investendo risorse ingenti perché il possesso completo di questa tecnologia renderà i paesi che la utilizzeranno i veri protagonisti sulla scena geopolitica internazionale". Non vanno sottovalutati, però, i problemi di sicurezza che l'AI solleva "perché essa stessa potrà essere attaccata e usata dalla criminalità informatica che, grazie a sistemi così potenti, riesce a condizionare in modo negativo sulle nostre società. Noi abbiamo il compito di allestire un sistema di sicurezza che renda l'AI una risorsa, non un rischio, e di garantire sviluppo e sicurezza di sistemi che incideranno profondamente sulle nostre società, sotto il profilo della vita quotidiana di ciascuno di noi”, ha fatto notare Ciardi. Il dialogo tra esperti e istituzioni ha favorito la discussione su come comprendere e anticipare le sfide poste dall'AI, offrendo una visione sul futuro dei servizi pubblici digitali, che ha il potenziale di ribaltare i pregiudizi sulla Pubblica Amministrazione, proponendo un nuovo paradigma di trasparenza e fiducia, migliorando l'interazione tra cittadini e istituzioni. Questa tecnologia, infatti, non solo rivoluzionerà la Pubblica Amministrazione, ma creerà un legame più forte tra istituzioni e cittadini. “L'intelligenza Artificiale non è solo tecnologia, ma un cambiamento radicale degli ecosistemi in cui viviamo”, ha affermato Carlo Amoruso, Head of Government & Public Services di BIP. “Le Amministrazioni Pubbliche italiane hanno già iniziato a confrontarsi con questa trasformazione che tocca molteplici aspetti: etica, privacy, qualità e uso dei dati, competenze, servizi evoluti ai cittadini e alle imprese. Il compito delle Amministrazioni è quello di non aver timore di sperimentare nell'applicazione dell'AI alle proprie attività e servizi. In quest'ottica i fornitori di soluzioni possono supportare le PA nella comprensione degli impatti dell'AI e fornire le adeguate competenze per favorire la consapevolezza degli operatori pubblici su questi temi e ad affiancarli nel governo delle applicazioni, affinchè siano eque, etiche e democratiche”, ha concluso.
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