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Alta tensione Lazio
Oggi 23-09-25, 08:02
Rabbia, amarezza, consulti medici, nervosismo: c'è tensione dell'aria di Formello ma la Lazio ora prova a ricompattarsi dopo la botta subita nel derby. Sconfitta dolorosa, per certi aspetti immeritata ma conta poco nelle partite contro la Roma. Ed è pure difficile rispettare il detto «chi perde, spiega», perché trovare le ragioni del ko visto sul campo è complicato. In questi momenti, però, buttare tutto al mare sarebbe imperdonabile con una classifica preoccupante, un calendario difficile e le scorie del derby che mettono Sarri nei guai. Ma andiamo con ordine, il peccato originale del mercato bloccato resta sullo sfondo perché ora non ci si può fare più nulla, meglio concentrarsi su come uscire da una situazione strana e non avvitarsi in una crisi senza via d'uscita immediata. Domani alla ripresa il ds Fabiani proverà a ricompattare il gruppo (previsto anche l'intervento del presidente Lotito nei prossimi giorni), quei pochi che andranno a Genova, quelli infortunati, quelli squalificati. Belayhane prenderà un turno di stop per il rosso (fallo di gioco ma non c'è violenza) più dura la sanzione in arrivo per Guendouzi. La società lo multerà per la reazione nervosa a fine partita dopo l'ennesima presa in giro di Sozza che aveva promesso un recupero più corposo, i tre «vaffa» varranno almeno due partite da seguire in tribuna e possibile rientro a Bergamo solo il 19 ottobre anche per colpa della sosta del campionato. Contro Genoa e Torino sarà emergenza totale, Sarri ha un solo centrocampista a disposizione, Cataldi ma spera che, finalmente, dopo tanti rinvii, possa tornare a disposizione per la gara di lunedì sera a Marassi: Cataldi. Oltre a loro due mancherà sicuramente il nigeriano Dele Bashiru che, se va bene la risonanza di oggi, torna dopo la sosta sempre a Bergamo (lesione certa, da stabilire il grado). Infine Rovella è un rebus ma già nelle prossime ore si capirà la sua decisione per combattere la pubalgia. Emergenza totale con possibile cambio modulo: si va dal 4-4-2 al 4-4-1-1, difficile Sarri si presenti a Marassi con la difesa a tre. Per il centrocampo c'è un'ipotesi Gila avanzato come accadde un paio di volte nei finali di partita della passata stagione. Così come potrebbe restare tutto come adesso, col canonico 4-3-3 e l'arretramento di Zaccagni nel ruolo che era stato di Luis Alberto fino a due anni fa. Ma, a prescindere da uomini e schemi, è importante che ds e tecnico lavorino per ritrovare la serenità perduta. Niente nervosismi solo con la calma ci si può rialzare e rendere la classifica dignitosa arrivando a gennaio ancora in lotta per i posti migliori. Ora sembra un'utopia ma bisogna reagire.
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Il Resto del Carlino
