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Altro che Milano del futuro: indagato anche Sala. Tra criminalità e Islam scoppia Palazzopoli
Oggi 17-07-25, 07:32
Un autentico terremoto giudiziario che mette in discussione il più importante fortino rosso del Nord. E con esso la figura di un sindaco che, negli ultimi due anni, è stato molto volte al centro di polemiche o scelte politiche quanto mai discutibili. Anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, è indagato nell'ambito delle inchieste sull'urbanistica per le quali i pm hanno chiesto sei arresti: lo scrivono Corriere della Sera, La Repubblica e La Stampa. Le ipotesi di reato, riportano i quotidiani, sono di false dichiarazioni su qualità proprie o di altre persone relativamente alla nomina del presidente della Commissione per il paesaggio del Comune, Giuseppe Marinoni, e di induzione indebita a dare o a promettere utilità intorno al progetto del 'Pirellino' dell'architetto Stefano Boeri e dell'imprenditore Manfredi Catella, presidente del gruppo Coima. "Trovo allucinante che il sindaco apprenda da un giornale di essere indagato e non dalla Procura. Si tratta di un metodo inaccettabile", ha commentato a caldo il primo cittadino al Corriere. La Procura di Milano ha chiesto 6 arresti, tra cui quello di Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione urbana del Comune, in uno dei filoni dell'inchiesta sulla gestione dell'urbanistica. I pm hanno proposto per Tancredi e un imprenditore i domiciliari, mentre per un ex presidente e un membro della commissione paesaggio e altri 2 costruttori, il carcere. Le accuse a vario titolo sono corruzione e falso. Nel nuovo filone dell'inchiesta della Gdf sulla gestione urbanistica la Procura di Milano ha chiesto anche la custodia cautelare ai domiciliari per Manfredi Catella, fondatore e ceo del gruppo Coima, in campo in progetti immobiliari importanti che stanno cambiando negli ultimi anni lo skyline della città. A suo carico sono state svolte perquisizioni. Risulta indagato anche Stefano Boeri, l'archistar noto in tutto il mondo per il Bosco Verticale, nella nuova tranche dell'inchiesta del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf sulla gestione urbanistica di Milano. Tra i progetti al centro del nuovo filone di indagini ci sarebbe anche la riqualificazione del Pirellino. Boeri è imputato in altri due procedimenti a Milano: per turbativa d'asta e false dichiarazioni per il caso della Biblioteca europea di informazione e cultura e per abuso edilizio sul progetto Bosconavigli. Gli scambi via chat tra Giuseppe Marinoni, ex presidente Commissione per il Paesaggio, e Federico Pella, manager e socio della società di ingegneria J+S, «mostrano che le strategie relative ai Nodi, grazie all'aiuto dell'assessore Tancredi sempre in sintonia con loro, si traducono in accordi sempre più definiti con Unipol, Redo, Carfin, EuroMilano, LeandLease, Noods, Hines e Coima, Atm e Rfi (ferrovie) e gli altri soggetti sempre in accordo con Tancredi - si legge negli atti della Procura Emerge inoltre -che anche il sindaco Sala e il direttore generale Malangone condividono e appoggiano le strategie di Marinoni e delle società coinvolte». Ma non basta. In una chat del 23 maggio 2023, Marinoni che interloquisce con Federico Pella scrive: «Se riuscissimo a concludere anche solo metà dei lavori che abbiamo avviato in questi 6 mesi avremmo lavori per il prossimo lustro. Stiamo attuando un pgt (piano di governo del territorio)ombra». Una vicenda giudiziaria che ha ovvi riflessi anche politici. Giuseppe Sala è, senza ombra di dubbio, il più importante tra i sindaci progressisti del Nord Italia. Una figura di spicco che, negli ultimi due anni, ha visto vacillare (e non poco) la propria visibilità. Basti ricordare quando, poche ore l'incidente che portò alla morte di Ramy Elgaml il primo cittadino meneghino usò parole molto dure nei confronti dei militari. «Hanno sbagliato, hanno fatto un inseguimento notturno di 20 minuti». La colpa non era dei giovani nordafricani che non si erano fermati all'alt degli uomini in divisa, ma di questi ultimi che li avevano inseguiti. Non si contano poi politici (l'ex sindaco Gabriele Albertini), influencer (Giulia Salemi) e personaggi dello spettacolo (Elenoire Casalegno) che hanno denunciato la crescente emergenza relativa alla sicurezza urbana. Sala ha costantemente negato l'evidenza, con un'aria saccente e incredibilmente lontana dalla realtà. L'esponente dem prima e l'ex capo della polizia Franco Gabrielli, nominato delegato a sicurezza e coesione sociale, hanno avuto l'ardire di ricordare che «Milano non è Gotham City». Un'uscita che certamente non è piaciuta alle vittime di violenze di Capodanno 2025. Laura, studentessa ventenne belga, è stata la prima a denunciare episodi che hanno coinvolto almeno altre cinque giovani donne. Accerchiate da un branco di giovani immigrati e italiani di seconda generazione, tra i 15 ai 30 anni, che si sono sentiti in diritto di usarle come un giocattolo, di spogliarle, deriderle e molestarle. Dulcis in fundo, il fenomeno maranza. Le periferie del capoluogo lombardo ormai assomigliano, ogni giorno di più alla banlieue parigine. Territori degradati, dove i figli di cittadini egiziani, tunisini, marocchini giocano a farei gangster. Senza dimenticare l'occhio costantemente strizzato all'universo islamico. Basti pensare che, solo la scorsa settimana, a Milano un gruppo di 1300 sciiti hanno celebrato il rito della Ashura. E mentre gli uomini si battevano il pugno sul petto, le donne interamente velate, venivano poste in fondo al corteo divise in modo netto con un telo nero in una sorta di recinto. Anche questa è la Milano voluta e difesa da Giuseppe Sala.
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