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L'inchiesta si allarga. Sala "esercitava pressioni" su Marinoni per il Pirellino
Oggi 17-07-25, 11:18
L'inchiesta sull'urbanistica che ha travolto la Milano modello di efficienza e legalità si sta allargando a macchia d'olio. Anche il sindaco, Beppe Sala, risulta indagato per false dichiarazioni su qualità proprie o di altre persone relativamente alla nomina del presidente della Commissione per il paesaggio del Comune, Giuseppe Marinoni, e induzione indebita a dare o a promettere utilità intorno al progetto del 'Pirellino' dell'architetto Stefano Boeri e dell'imprenditore Manfredi Catella, presidente del gruppo Coima. Il primo cittadino avrebbe esercitato "pressioni" su Marinoni in relazione al progetto del vecchio palazzo comunale situato in via Melchiorre Gioia. "Soffermandosi su Marinoni nella fattispecie del Pirellino - si legge negli atti dell'indagine che sta scuotendo Palazzo Marino - emerge la sua mancanza di indipendenza, ricattabilità e cedevolezza alle pressioni del sindaco, dell'assessore Tancredi (assessore comunale alla Rigenerazione urbana per cui sono stati chiesti i domiciliari, ndr), del direttore generale Malangone, di Manfredi Catella e di Stefano Boeri". Si tratta di uno dei passaggi della richiesta di arresti su cui il giudice per le indagini preliminari Mattia Fiorentini dovrà esprimersi dopo l'interrogatorio preventivo fissato per il 23 luglio. La vicenda del Pirellino e altri progetti che hanno trasformato il volto di Milano, per i pubblici ministeri "confermano che il sindaco e l'assessore abbiano scelto Marinoni come presidente della Commissione per il paesaggio, conferendogli un potere da cui è pacifico che sia lui per primo a trarre illeciti benefici, e nella consapevolezza che da Coima (fondata da Manfredi Catella, ndr), così come da altri imprenditori, Marinoni riceva incarichi privati, che lo condizionano nelle decisioni sugli interventi di loro interesse". In questo senso "appare incontrovertibile in base allo spaccato della realtà restituito dagli scambi tra Marinoni e Catella, dal complesso delle loro condotte e dal contesto ambientale in cui agiscono, che gli interessi personali di guadagno di Marinoni si incrociano con quelli di Catella in una spirale corruttiva in un contesto ambientale che le alimenta di continuo".
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