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Amadeus ricorda Pippo Baudo: "Prima dei Festival mi chiamò e mi disse...". L'aneddoto
Oggi 19-08-25, 14:06
“Sarebbe una cosa giustissima, bellissima", ammette Amadeus, visibilmente emozionato calcando l'ingresso di quel Teatro delle Vittorie che lo ha visto campioni di ascolti con la sua trasmissione Affari Tuoi e che oggi, a gran voce, tutti chiedono di dedicarlo al presentatore scomparso. “Ho passato 25 anni nella famiglia Rai e 25 anni non si dimenticano in un anno, quindi questo luogo per me è come rientrare a casa. Quelli di chi ha lavorato per tanti anni in questa azienda, come per chi è stato in questo teatro, sono ricordi che non che rimangono per sempre. Sarebbe una cosa giustissima, bellissima intitolare il Delle Vittorie a Pippo Baudo”, dice. Pippo Baudo, che ha dispensato consigli, ha sempre avuto parole di stima e affetto per Amadeus, che ricordiamo ha riportato il Festival di Sanremo, tanto adorato da Pippo che ne ha condotti tredici, a risultati strepitosi, non ultima la scelta dei Maneskin nel 2021 che hanno vinto dopo 31 anni Eurovision Song Contest. “Io credo che nella vita le cose non capitano per caso, nel bene o nel male – continua Amadeus - Io conosco Pippo da tanti anni, ho avuto anche l'onore di averlo ospite in qualche trasmissione o di essere andato da lui. Prima dei miei cinque Festival accadde una cosa che non era mai accaduta, in un ristorante non lontano da qui, eppure ci eravamo incontrati altre volte salutandoci, ma lui lì mi chiese di sedermi al suo tavolo. Io ancora non dovevo fare Sanremo, era aprile, me lo dissero ad agosto, e lì non dimenticherò mai, tutti i consigli. Mi disse tu: Devi fare Sanremo e caso mai ti venisse chiesto devi fare così. E mi elencò tutta una serie di cose che io ho stampato nella mia mente da quel giorno come veramente dei comandamenti da osservare, e insomma, quella cosa non accadde per caso probabilmente”. Eredi? “Non c'è l'erede di Baudo, non c'è l'erede di Costanzo, non c'è l'erede di Mike Bongiorno, non c'è l'erede di questi nomi, non c'è l'erede di Raffaella Carrà, non c'è semplicemente perché erano unici”. Fiorello? “E' l'unico che può fare il varietà, se noi pensiamo al varietà, al grande varietà della Rai, l'unico nome secondo me che può fare questo è Rosario”.
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